Cultura

Francesco Salamina, il ‘poeta recitante’ che fa rivivere i classici

La Redazione
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Francesco Salamina
L'attore riesce a trasportare gli spettatori all'epoca in cui i grandi autori hanno scritto le proprie opere
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Non è facile, al giorno d’oggi, poter assistere ad un’avvincente declamazione poetica dal vivo. Certo, i cartelloni culturali di questa o quella città propongono continuamente Lecturae Dantis e altre declamazioni, ma poche riescono a catturare lo spettatore, impedendogli di aspettare con ansia la fine della “noiosa” recita.

Eppure, un tempo, quella dei poeti trobadour, che componevano e recitavano essi stessi le proprie opere, era un’arte di successo. Molti si riunivano presso le corti regali, ma c’era anche chi preferiva dar prova di bravura per le strade. Nella nostra epoca, caratterizzata dalla frenesia e dalla superficialità (anche delle letture), poter fermarsi ad ascoltare per oltre un’ora i versi di Petrarca, Leopardi o San Francesco è qualcosa di sorprendente o quantomeno insolito.

Eppure è quello che succede ogni volta che a recitare questi grandi classici è Francesco Salamina, poeta egli stesso ed ex insegnante di geografia economica nei licei. Che si tratti di Dante, Petrarca, Leopardi, Neruda, Foscolo o San Francesco, Salamina riesce a trasportare lo spettatore all’epoca in cui questi grandi autori hanno scritto le proprie opere. Ridondanze, reiterazioni, metafore e similitudini sono i “mezzi retorici” principali che il “poeta recitante” utilizza quando declama.

Ma non si limita a questo. Salamina propone sempre al pubblico una riflessione sulla attualità-inattualità della poesia, sul suo rapporto con i classici antichi e moderni, sulla recitazione della poesia e sul suo rapporto antichissimo con la musica ed il teatro. Il poeta, inoltre, suggerisce ai poeti moderni di “far coscienza” della poca sapienza recitativa nelle letture pubbliche e della necessità di migliorarla. Secondo lui, un preciso orientamento di poetica teatrale potrebbe farne dei veri “recitanti” nella forma pura del teatro.

A maggio scorso, l’attore/poeta è stato protagonista di una declamazione di Canzoni di Petrarca (tratte dal “Canzoniere“) e di Leopardi nel teatro Traetta, mentre lo scorso 4 ottobre (giorno dei festeggiamenti in onore di San Francesco d’Assisi), Salamina si è esibito nel recital “Francesco e Caterina“, organizzato dall’associazione “Cenacolo dei Poeti” presso la Galleria Nazionale della Puglia Devanna.

Per l’occasione, il poeta ha recitato il famoso “Cantico delle Creature” di San Francesco e la “Lettera a Frate Raimondo da Capua” di Santa Caterina da Siena, intervallato dagli interventi critici della giornalista Mariagrazia Lamonaca e dai brani per arpa suonati dal maestro Jacub Rizman.

Cenni biografici

Francesco Salamina è nato a Cosenza e vive a Bari. Studioso di letteratura e critica d’arte, fa esperienza di pubbliche letture ispirandosi alla grand’attorica italiana e portando in molte città italiane ed estere Dante, Shakespeare, Leopardi, Alfieri, Petrarca, Neruda, Apollinaire, Baudelaire, Verlaine. Ha pubblicato numerose raccolte di poesia con gli editori Campanotto (“Verso il cielo del Leone”, “La poesia è femmina”, “Il poema dell’invisibilità”) e Ibiskos-Ulivieri (“Delle esistenze possibili”) e ha conseguito i premi “Saturo d’Argento” 2010 e “Domenico Rea” 2012. È presente in numerose antologie di poesia italiana e straniera.

giovedì 25 Ottobre 2018

(modifica il 28 Giugno 2022, 19:16)

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