Cultura

‘Maria con gran lamento’, antica lode bitontina riscoperta dal “Cenacolo dei Poeti”

La Redazione
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Maria con Gran Lamento - Antica preghiera bitontina
La preghiera è recitata dalla signora Pasqua Masellis, a cui fu tramandata oralmente dalla madre, la signora Grazia Buquicchio
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Lo sconfinato patrimonio orale della città di Bitonto, ben raccolto e catalogato nei decenni scorsi da illustri studiosi di tradizioni popolari e storia bitontina, continua tutt’oggi a svelare sorprese: è il caso di “Maria con gran lamento” ricordato a memoria dalla signora Pasqua Masellis, a cui fu tramandato oralmente dalla madre, la signora Grazia Buquicchio.

La preghiera è stata diffusa su Youtube per non perderne la memoria e l’intensità emotiva, che solo la declamazione orale di una voce genuina sa restituire. Essa viene così idealmente affidata agli studiosi che sapranno trascriverlo e collocarlo nella giusta dimensione storica, valutandone eventuali similitudini con altri componimenti, benché siano piuttosto rari i lamenti orali giunti fino a noi.

Il video, magistralmente confezionato dal videomaker Mimmo Latilla, illustra un momento “topico” dei riti della Settimana Santa a Bitonto: l’uscita dell’Addolorata dalla Chiesa di San Domenico alle ore 6 del venerdì santo, processione a cura dell’Arciconfraternita del Santissimo Rosario, di cui proprio il marito della signora Pasqua Masellis, il signor Francesco Carbone, da poco “transitato alla chiesa celeste”, fu portatore fino al 2012, e seguito nell’opera di portatore dai figli Donato e Giuseppe.

L’associazione Cenacolo dei Poeti, nell’esprimere stima e cordoglio per la figura del “portatore” Francesco Carbone, gli dedica la registrazione della preghiera. La musica di sottofondo è la celebre “Desolata” di Cepollaro. La recita inizia al secondo 57.

I lamenti sono componimenti in versi o in prosa, autonomi o inseriti in opere, piuttosto diffusi nelle epoche passate. Ne è particolarmente ricca la poesia popolare religiosa in vernacolo, soprattutto in riferimento alla Vergine ai piedi della Croce. Spesso anonimi, i lamenti hanno un esempio noto nel poemetto “Pianto de la Verzene Maria” (1300) di Enselmino da Montebelluna (Treviso).

La registrazione conferma l’interesse del Cenacolo dei Poeti per i testi rari, orali, tradizionali, minori, connessi con l’origine della lingua italiana.

sabato 20 Aprile 2019

(modifica il 28 Giugno 2022, 18:01)

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