Oggi alle 18.30 Gianpaolo Rosellinpresenterà il suo libro, “Satyrandroide” (Ensemble Edizioni) pressonla Libreria del Teatro.
Il libro
Che cosa significan”essere vivi”? Qual è il confine tra la vita e la non vita? Inprotagonisti di questa storia sono androidi. Che provano emozioni. Eppure sononfuori dal circuito vita: sono macchine e le macchine, si sa, non provanonemozioni. “Satyrandroide” è la storia di un viaggio che inizia nellenprofondità dello spazio e continua per le colline e i borghi del Mezzogiorno; ènla storia di Ulisse, ma anche di Beowulf e di Charlot, e di tanti altrinandroidi, che per salvarsi – ognuno dalle proprie sofferenze – provano la loroncapacità a essere vivi, sfidando quel confine sottile che separa la vita dallannon vita. Nel farlo porteranno a galla il complicato e controverso rapporto chenlega gli androidi agli umani, visti – a torto o a ragione – come modelli dinperfezione a cui tendere. C’è in gioco, il riconoscimento di una loro, propria,n”umanità”.
L’autore
I suoi racconti sono uscitinsu diverse riviste letterarie nazionali, come Toilet, Inutile OpuscolonLetterario, Atlantidezine, e su antologie come Racconti d’Estate dellanEnsemble. E’ cresciuto a pane, Poe e Dylan Dog, ma se deve citare stelle che,npiù di tante altre, gli hanno indicato il cammino come autore, direbbe Marquez,nHugo e Calvino. Al posto della Bibbia metterebbe l’Odissea. Ha lavorato perntestate giornalistiche locali e universitarie, ho scritto di rock per Lumeen.itne Satyrandroide (da Edizioni Ensemble Roma) è il suo primo romanzo.
A cura del “Circolo deinlettori”. Ingresso libero.