Politica

Onda Civica: “Quell’anomala pioggia di soldi pubblici spesi dall’ASV in liquidazione”

La Redazione
Cassonetti sulla provinciale Bitonto-Giovinazzo
Tra i beneficiari, una trentina di avvocati e commercialisti baresi
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«In aperta crisi economica e recessione, l’ASV di Bitonto si permette il lusso di diversificare del tutto il suo core business: da smaltimento rifiuti ad elargizione incarichi. A dispetto della “disfatta Cerveteri”, delle denunce dell’ex assessore comunale al Bilancio D’aucelli sullo stato di “decozione” in cui già versava l’azienda (definita peraltro di recente dal consigliere di minoranza Natilla come “fiore all’occhiello” della nostra comunità), il consiglio di amministrazione dell’Azienda Servizi Vari pensa bene di aprire i cordoni della borsa pubblica».  Così Onda Civica Bitonto, in un comunicato che pubblichiamo.

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«Sin dal  2018 l’ex assessore D’Aucelli, in sede di documento di rilancio della società, sosteneva – a giusta ragione e proiezione e con dovizia di documenti – che la perdita dell’ASV sarebbe stata di circa 2 milioni di euro. Invero, oltre 1,5 milioni distribuiti tra avvocati e commercialisti baresi. E in effetti, a partire dal 2017, si assiste ad un’anomala ondata (con raffronto alla media degli anni pregressi 2014/2015/2016, di affidamenti diretti di incarichi professionali in favore di avvocati e commercialisti. Una flotta di professionisti (una trentina solo di Bari), quasi a dubitare che l’ASV fosse deputata – in regime di privativa – al servizio di raccolta e smaltimento rifiuti, ed avesse invece focalizzato il proprio core business nell’affidamento di incarichi professionali. Nei tre anni 2017/2018/2019, una media di circa 500mila euro annui per soli compensi professionali, guarda caso proprio l’eccedenza delle spese generali presenti nel piano finanziario annuo Tari del Comune di Bitonto rispetto a quello del Comune di Molfetta.

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Per chi non l’avesse percepito, quei compensi a pioggia sono rientrati nel costo della Tari 2017, 2018 e 2019, e restiamo in attesa del piano finanziario Tari 2020. Siamo alle solite: “monnezza e incarichi”. Soldi dei contribuenti, schiaffi ai cittadini che la mattina vanno a lavorare, sberleffi ai professionisti locali che non hanno santi in paradiso e nemmeno demoni all’inferno. A proposito, cosa accadeva nel 2019 in terra di Bari?

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E l’ASV, che già galleggiava tra mille difficoltà economiche, aveva proprio necessità di elargire incarichi professionali per quelle cifre, sotto gli occhi distratti di qualcuno? La Corte dei Conti aprirà un’inchiesta? Perché l’ASV spa non ha pescato tra i professionisti locali ma è dovuta ricorrere a professionisti di Bari? Probabilmente quelle consulenze hanno contribuito ad affossare in malo modo la già precaria condizione dell’Azienda Servizi Vari.

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Senza voler interferire, cosa frena il liquidatore dell’ASV dal proporre un’istanza di auto fallimento? È vero o no che le azioni revocatorie fallimentari consentono la ricostruzione del patrimonio del fallito, rendendo inefficaci gli atti del fallito nel periodo antecedente la dichiarazione di fallimento in violazione del principio della par condicio creditorum? Per quale motivo le quote accantonate a titolo di tfr dalla liquidanda ASV non devono concorrere da subito in maniera privilegiata alla formazione dello stato passivo, insieme alla liquidazione delle parcelle dei professionisti baresi?

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A tal proposito Onda Civica, per evitare inerzie ingiustificate da parte dell’Amministrazione comunale di Bitonto per l’eventuale proposizione dell’azione di responsabilità (ove ne sussistano i presupposti), anche per evitare spoliazioni patrimoniali degli eventuali responsabili, procederà a diffidare l’Amministrazione comunale nella persona del sindaco, e se dovesse persistere ingiustificata inerzia, proporrà l’azione popolare secondo l’ articolo 9 del Testo Unico degli Enti Locali, con sostituzione processuale degli elettori a chi oggi “amministra” la nostra città».

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giovedì 14 Gennaio 2021

(modifica il 28 Giugno 2022, 14:14)

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MICHELE CORTESE
MICHELE CORTESE
3 anni fa

Io mi domando i controlli non ci sono ? – Tutto passa per conoscenza e si spendono soldi pubblici rincarando chi fa sacrifici per il bene della famiglia mentre chi e' tenuto a verificare omette il proprio dovere e mettendosi nei guai in quanto dovrebbe' giustificare il suo operato.