Al termine di una seduta di circa otto ore, intervallata da due sospensioni e conclusa con un logorante appello nominale per la conta dei voti favorevoli (tutti di maggioranza), il Consiglio regionale della Puglia ha approvato ieri sera la modifica di legge proposta dal consigliere Fabiano Amati (Pd), che inibisce l’accesso ai reparti delle strutture sanitarie pubbliche agli operatori non vaccinati.
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Il provvedimento, in realtà, ribadisce quanto già nella facoltà dei direttori sanitari: trasferire gli operatori che rifiutano di vaccinarsi in reparti no Covid, e irrogare sanzioni fino al demansionamento. Ma non stabilisce obbligo vaccinale per gli operatori della sanità. Tale obbligo infatti, per quanto previsto dal comma 2 dell’articolo 32 della nostra Costituzione, può essere imposto solo con legge dello Stato, e non delle Regioni.
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La modifica legge approvata ieri a maggioranza dal Consiglio regionale, insomma, rafforza le disposizioni di sicurezza già previste dalla legge regionale 19/2018 in materia di prevenzione e controllo della trasmissione di infezioni come epatite B, morbillo, parotite, rosolia, varicella e tubercolosi.
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Amati però voleva l'obbligo vaccinale che è costituzionalmente illegittimo. Qualcuno pensa di combattere il virus (e autopromuoversi) solo con restrizioni sempre maggiori. Dovrebbero pensare ai vaccini piuttosto. Non puoi obbligare nessuno anche perchè poi non ce ne siano per tutti. Una pagina da dimenticare.
Non ha senso imporre il vaccino perché chi fa il vaccino, ad esempio quello Pfizer, può contrarre il virus e diffonderlo, senza saperlo. Chi si vaccina tutela sé stesso ma non gli altri. I vaccinati abbassano la loro soglia di attenzione.
Inoltre alcuni operatori sanitari semplicemente non possono essere vaccinati. Come funzionerà per loro?