Politica

“Il fascismo è ancora qui”, Agorà Democratica domani a Bitonto

La Redazione
No al fascismo
Dalle 18 al Circolo Arci Resilienza. Ospite d'eccezione Gianni Cuperlo
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Agorà Democratica domani sera a Bitonto, “per discutere con altri movimenti e partiti di area democratica, nonché con le forze sociali, sulla riproposizione in chiave moderna di una cultura fascistoide. Abbiamo ancora davanti agli occhi le scene del sacco di Roma nella sede della Cgil, in cui forze politiche d’ispirazione fascista hanno incanalato la rabbia sociale e l'ondata irrazionale no vax e no green pass, per assestare un colpo duro e pericoloso alla nostra democrazia. Dobbiamo ritrovarci uniti nell'interpretazione criminale di certe manifestazioni di odio. Non bisogna giustificare, prendere alla leggera, sminuire. Bisogna contestare punto su punto, colpo su colpo”.

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“Perché se a farne le spese è la democrazia – scrive il PD Bitonto – vuol dire che a farne le spese sono soprattutto i cittadini più deboli, che vivono il proprio malessere nel silenzio e nella dignità, senza mai cedere alla violenza”.

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L'Agorà, approvata dalla piattaforma nazionale, vedrà i seguenti partecipanti: Area Radicalità per Ricostruire-Puglia, PD Terra di Bari, PD Bitonto, Giovani Democratici Bitonto, Consulta degli Studenti Provincia di Bari, ANPI Bari, ARCI Puglia, CGIL Puglia, La Corrente-Terlizzi, PD Terlizzi, PD Modugno, PD Palo del Colle, PD Bitetto, PD Acquaviva delle Fonti, PD Sannnicandro, Officina Partecipata-Bitonto, Rifondazione Comunista-Bitonto.

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L'incontro in presenza si terrà domani, a partire dalle 18, al Circolo Arci Resilienza in viale Giovanni XXIII 201 a Bitonto. Ospite d'eccezione della serata sarà Gianni Cuperlo, Presidente della Fondazione Costituente.

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Per entrare bisogna essere muniti di green pass.

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Gli organizzatori ripropongono le riflessioni sul fascismo di Luciano Canfora e Tina Anselmi.

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«La discussione sul fascismo mai morto non è cominciata avantieri, ma dura da quando Mussolini è stato appeso a Piazzale Loreto. Giuseppe Antonio Borgese già nel 1946 volle dare un messaggio chiaro: il fascismo è caduto, ma dipenderà da noi la sua definitiva scomparsa.

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Per venire ai giorni nostri, la ricetta della Lega di Matteo Salvini è un mix di demagogia e di nazionalismo xenofobo, ingredienti principali del fascismo.

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Il populismo di Mussolini denunciato da Gramsci si basava su riforme e iniziative anche di gran successo, come i treni popolari, il dopolavoro, le colonie per i bambini, le associazioni femminili: il tutto coniugato con il razzismo e l’antisemitismo.

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Una politica tendente ad avere il consenso delle masse anche tramite l’odio per i “diversi” e gli stranieri la pratica Giorgia Meloni, alleata di Salvini, data in crescita dai sondaggi.

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La storia si ripete. Spesso si definisce questa politica come populista o sovranista, ma sarebbe meglio definirla per quello che è: una politica fascistoide.

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Il rischio di un ritorno del fascismo è dietro l’angolo. Si tratta dell'Ur-Fascism di cui ci parlò Umberto Eco.

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Nel fascismo si sprofonda per slittamenti progressivi.

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Il fascismo spesso appare rispettabile, normale ai benpensanti, nonostante l’evidenza di alcuni suoi tratti fondamentali e ineliminabili quali la soppressione dei partiti, la fine della libertà di espressione, l’aizzamento e la conseguente mobilitazione contro un nemico su cui convogliare una ostilità di massa, forme demagogiche e incisive di Stato sociale che però non disturbino troppo il ceto proprietario»

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Questa riflessione di Luciano Canfora s’incrocia con un'altra di Tina Anselmi.

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«La nostra storia – scrive Tina Anselmi con Anna Vinci nel libro “Storia di una passione politica” del 2006 – ci dovrebbe insegnare che la democrazia è un bene delicato, fragile, deperibile, una pianta che attecchisce solo in certi terreni, precedentemente concimati, attraverso la responsabilità di tutto un popolo.

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Dovremmo riflettere sul fatto che la democrazia non è solo libere elezioni, non è solo progresso economico. È giustizia, è rispetto della dignità umana, dei diritti delle donne. È tranquillità per i vecchi e speranza per i figli. È pace».

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giovedì 4 Novembre 2021

(modifica il 28 Giugno 2022, 12:24)

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Franco
Franco
2 anni fa

Chiaro che l'obiettivo ora sono i no Green Pass, tra un po' li criminalizzeranno definendoli fascisti.

Graziano
Graziano
2 anni fa

Il fascismo è qui quando si limitano le libertà costituzionali, come quella di manifestare, ma da quell'orecchio il PD non ci sente più.

Annalisa L.
Annalisa L.
2 anni fa

Caro Luciano vorrei sentirti dire una parola sulle violazioni alla Costituzione e non il solito disco rotto sul fascismo. Dare il Daspo a un non violento che manifesta a Roma o innaffiare con acqua gelata i portuali di Trieste secondo te è fascismo o no?