Politica

Consiglio comunale, Visotti nominata consigliere in sostituzione di Farella

Mariagrazia Lamonaca
Consiglio comunale dell'8 gennaio
La neo consigliera sostituirà il dimissionario Farella anche nella commissione consiliare permanente di controllo e garanzia
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Il consiglio comunale di ieri si è aperto con un minuto di silenzio osservato in onore di Anna Rosa Tarantino, vittima innocente di una sparatoria tra clan nei pressi di Porta Robustina, lo scorso 30 dicembre. Il grave fatto di cronaca non poteva non essere messo al centro dell’attenzione del primo consiglio comunale del 2018, indetto però per presentare le dimissioni dell’ex consigliere di “Direzione Bitonto”, Christian Farella e per nominare al suo posto Veronica Visotti.

«È un momento difficile – ha dichiarato Francesco Brandi (Città Democratica) ad inizio seduta – e dobbiamo misurarci con un senso di fallimento. Questo episodio ha messo in luce il fallimento del nostro tempo. Sarebbe potuto succedere tante altre volte. Questo avvenimento deve ridefinire le nostre priorità. Bisogna rispondere in maniera netta, fare blocco, massa critica. Penso alle parole di Minniti, ai sindaci dell’area metropolitana che hanno partecipato alla marcia del 2 gennaio, a Decaro ed Emiliano che, durante e dopo la marcia, non hanno fatto mancare le loro vicinanza. La politica locale può fare molto in una città coesa contro ogni forma di violenza e illegalità: presidio dei luoghi con forze dell’ordine, azioni di recupero e riappropriazione, riqualificazione urbanistica per i luoghi più “abbandonati”, educazione alla legalità. Ma anche il rispetto delle regole da parte di ogni cittadino. Fondamentale, quindi, il contributo di tutti, anche scoraggiando l’uso delle sostanze che costituiscono il business di queste organizzazioni criminali».

«Anche il mio gruppo esprime dolore e solidarietà per la famiglia Tarantino» ha esordito Carmela Rossiello (Forza Italia). «Quello che è successo a Bitonto – ha continuato – ci sembrava non dovesse mai accadere qui da noi. Si sono sprecate tante parole ma in certi momenti il silenzio sarebbe più opportuno. Allo stato attuale non posso che essere contenta per la presenza delle forze dell’ordine perché in questa città c’è bisogno di fare pulizia. Abbiamo messo la testa sotto la sabbia per troppo tempo. Penso che tutte le forze politiche debbano essere unite in modo che la nostra città non sia più tacciata come il luogo dove sparano, rubano le macchine, c’è violenza».

Ad esprimere la propria indignazione e preoccupazione anche Emanuele Sannicandro (Insieme Per la Città): «Mi ha colpito l’efferatezza di quanto è avvenuto. La certezza dell’impunità permette a questi malviventi di sentirsi padroni della città. Io credo che bisogna smettere di considerarla piccola criminalità. Questa non è affatto micro criminalità. Dunque occorre repressione attraverso il potenziamento dei servizi sociali, delle associazioni. Spero che le istituzioni facciano pressione affinché vi sia maggior repressione e la certezza della pena in caso di reati, anche piccoli».

«Sappiamo tutti dove si spaccia, ci voleva questo fatto grave per scoprire queste cose?» ha invece esordito Francesco Scauro (Psi). «Questo – ha continuato – è il momento della riflessione ma non si può rimanere a guardare e adesso bisogna agire perché tra non molto si dimenticherà tutto. Come istituzione, abbiamo il dovere di agire. Sono tantissimi anni che chiediamo maggior sicurezza in città ma non ci hanno mai ascoltato perché si considera Bitonto allo stesso livello di criminalità di altri luoghi, ma evidentemente non è così».

È infine intervenuto Dino Ciminiello (M5S) che, nonostante la scelta, fatta dal suo partito, di non partecipare alla marcia del 2 gennaio, ha comunque invocato un’assoluta compattezza e unione di tutte le forze politiche: «Se è vero che Bitonto è una città di cultura, ora più che mai la città deve vederci uniti nel trovare una soluzione. Dobbiamo indirizzare il nostro lavoro a favore della legalità. Studiamo affinché ci sia assiduità, andando nelle scuole, convocando nuovamente il Prefetto. Non demandiamo tutto ad un solo assessore. Mi auguro si possa giungere ad una strategia consiliare che ci veda tutti uniti. Dobbiamo dimostrare di essere una città che si rialza e che lo fa subito».

Si è così passati alla discussione del primo punto all’ordine del giorno: dimissioni da consigliere comunale di Christian Farella, surrogazione con la signora Maria Veronica Visotti.

A prendere la parola è stato ancora Emanuele Sannicandro: «Da giugno si sapeva che un consigliere comunale era destinato ad un altro incarico, quindi ci chiediamo perché non farlo subito? Oltretutto è il secondo episodio nell’arco di sei mesi. So che tutto questo stato fatto regolarmente e secondo la legge, ma perché non fare una politica chiara fin dall’inizio? Senza prendere in giro chi ha fiducia nelle istituzioni».

«Non ho mai nascosto di avere avuto delle preferenze ma queste scelte le abbiamo fatte nel corso di colloqui pubblici alla presenza del segretario generale. Abbiamo tenuto conto dei curriculum dei candidati durante i colloqui e sono stati scelti quei candidati che hanno risposto meglio a tutte le domande» è stata la risposta del sindaco Michele Abbaticchio.

Dopo i saluti e i ringraziamenti della neo consigliera Veronica Visotti (Direzione Bitonto), si è passati alla votazione. La surrogazione di Farella con Visotti è stata approvata all’unanimità.

Si è quindi passati alla votazione, da parte della sola maggioranza e a scrutinio segreto, della nomina di un consigliere comunale alla carica di componente della commissione consiliare permanente di controllo e garanzia, in sostituzione di Christian Farella. È stata eletta Veronica Visotti che, anche in questo caso, sostituirà Farella all’interno della commissione.

martedì 9 Gennaio 2018

(modifica il 28 Giugno 2022, 21:40)

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