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Sinistra Italiana attacca Italia in Comune: “I cittadini non hanno bisogno di altri populisti”

La Redazione
Populismo
Il partito politico di opposizione commenta le dichiarazioni rilasciate dai rappresentanti cittadini alla nascita del nuovo movimento politico
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Il partito politico Sinistra Italiana, in una nota stampa, ha attaccato il neo movimento politico Italia in Comune, alla luce di alcune dichiarazioni rese ai media locali da rappresentanti cittadini. Di seguito la nota integrale:

“Combattere i populismi! Creare una offerta alternativa ai populismi!

Questa è la lettura che è stata data alla nascita a Bitonto del movimento politico “Italia in Comune”, da parte dei rappresentanti cittadini, nell’ultima intervista apparsa su di un mensile di stampa locale. Ma quale significato è stato attribuito a questo termine non viene spiegato dal suddetto movimento. Esiste, infatti, una evidente contraddizione tra l’operato dei rappresentanti locali e il dettato.

Se combattere i populismi significa osteggiare l’attività svolta dalla sinistra impegnata alla ricerca del miglioramento delle condizioni degli strati più deboli della società, favorendo una democrazia partecipativa e vedere realizzato quel socialismo in antitesi alla società consumistica, globale, xenofoba, incapace di dare risposte alle classi meno abbienti, noi di Sinistra Italiana avremo un ulteriore movimento politico da contrastare.

Se, invece, per “Italia in Comune” il significato di “Creare una offerta alternativa ai populismi” è essere alternativi alla demagogia, allora non possiamo che condividerne la lotta politica.

Del resto anche noi di Sinistra Italiana abbiamo utilizzato il termine populismo per sottolineare la propaganda di taluni politici cittadini che utilizzano la demagogia per conquistare consensi. Ma la questione è che non sono credibili coloro che si dichiarano alternativi ai populisti che utilizzano Facebook o Instagram e sono i primi ad utilizzare i medesimi social network per la propaganda politica. Questo è populismo! L’incoerenza è populismo!

Infatti, alla domanda rivolta da un giornalista al rappresentante locale cosa vuole fare “Italia in Comune”? È paradossale, per chi usa i social network come proprio ufficio stampa, pur avendone uno a disposizione nella sede istituzionale, rispondere: “Va ripreso il concetto della politica, riconquistare i risultati ma non a colpi di Tweet o di post su Facebook o Instagram, bensì nelle sedi istituzionali”.

Gli elettori vogliono coerenza dai politici! Populismo – demagogia – è anche non avere cognizione della collocazione del proprio movimento politico, tanto è un movimento civico che potrà liberamente schierarsi a seconda della convenienza a destra, con l’estrema destra o con la pseudo sinistra, e quindi andare al governo nazionale e chiedere il reddito di cittadinanza, ma nello stesso tempo chiudere i porti ai migranti, mettendo a repentaglio la vita di donne e bambini!

Gli elettori non vogliono altri arruffapopoli! Del resto cosa ci si può aspettare da chi dichiara che è colpa della burocrazia se non è possibile vedere concretizzati in opere pubbliche i 35 milioni di euro. “Almeno due anni. Se il finanziamento è definitivo”, riferisce il primo, cittadino occorrono per vedere concretizzato l’intervento finanziato.

Allora perché non programmare le opere pubbliche per tempo con progettazioni definitive/esecutive che all’occorrenza potrebbero essere presentate agli enti finanziatori? Perché non ricorrere al fondo di rotazione per l’affidamento dei servizi di progettazione delle opere pubbliche? È solo propaganda, come l’annuncio del finanziamento della pista ciclabile di collegamento tra le due stazioni ferroviarie che sembrava immediatamente cantierabile e invece si apprende che occorreranno almeno cinque anni per la realizzazione, a dimostrazione che mancando un adeguato livello di progettazione tutto è approssimato!

I cittadini, il popolo, in questo momento storico della nazione in cui la xenofobia causata dal malessere, dall’ingiustizia sociale sta occupando tutti gli spazi della politica nazionale non hanno bisogno di altri populisti!”

lunedì 2 Luglio 2018

(modifica il 28 Giugno 2022, 20:06)

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Paolo Cariello
Paolo Cariello
5 anni fa

Ma la sinistra esiste ancora solo a Bitonto? Come siamo arretrati!