Da Palazzo Gentile

Consiglio comunale, la minoranza si astiene ma passa comunque il Piano Sociale di Zona 2018-2020

Mariagrazia Lamonaca,Tommaso Cataldi e Annarita Cariello
Il consiglio comunale di Bitonto
Disco verde anche alla regolamentazione temporanea per l'utilizzo di lampade votive a energia solare e batteria nei cimiteri comunali
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Con circa un’ora e mezza di ritardo, il consiglio comunale di ieri è iniziato con toni accesi, dovuti soprattutto al rinviato avvio dei lavori. Quello di ieri è stato anche il primo consiglio comunale mai trasmesso in diretta streaming.

Alle ore 10 circa, la massima assise comunale ha iniziato la discussione del primo punto all’ordine del giorno, ovvero l’approvazione del Piano Sociale di Zona 2018-2020.

L’assessore al welfare Gaetano De Palma ha esposto la propria relazione, spiegando che alcuni cambiamenti riguarderanno l’assistenza scolastica specialistica, in particolare i servizi di assistenza neuropsichiatrica infantile, anche in conseguenza dell’aumento dei disturbi dello spettro autistico. Il servizio potrebbe passare a poli di conciliazione, dunque le famiglie di questi bambini dovranno abituarsi a non rivolgersi più ai servizi sociali ma dovranno essere capaci di trovare l’assistenza necessaria tra gli attori presenti sul territorio. Inoltre sarà data importanza alla creazione di un centro d’ascolto per famiglie con soggetti disagiati, che sia in grado di affiancare le attività non solo del servizio sociale come i centri diurni, perché «la segnalazione che spesso viene fatta dalle realtà del terzo settore, anche attraverso gli assistenti sociali, è che queste famiglie si trovano spesso a dover affrontare disagi psicologici o sociali ancor prima di quelli economici».

Dopo l’emandamento con le variazioni elencate dal dirigente Andrea Foti, il consigliere Emanuele Sannicandro (Ipc) ha colto l’occasione per chiedere ufficialmente che si cerchi di capire se, essendo venuto meno l’Asp Maria Cristina, la proprietà della struttura sia provinciale, comunale o privata: «Venendo meno l’Asp, che fine farà quell’immobile?», ha chiesto il consigliere di minoranza. Lo stesso alcuni dati su un decremento della popolazione giovanile a Bitonto e conseguentemente un maggior peso della popolazione anziana. Circa il 20% è rappresentato dunque da popolazione anziana che spesso ha bisogno di servizi come l’assistenza domiciliare integrata e altro. «Ma ci sono anche – ha incalzato Sannicandro – molti anziani che non hanno particolari problemi di salute e meriterebbero di poter usufruire di altri servizi comunali, come i centri polivalenti funzionali per il tempo libero e la socializzazione, che mancano nella nostra città».

L’assessore Depalma ha assicurato la creazione futura di centri diurni da destinare alla fetta di popolazione anziana. «Vedremo anche se sarà possibile destinare parte dei fondi Fesr regionali per realizzare strutture per anziani. Inoltre – ha continuato – come ufficio di piano abbiamo deciso di attivare a breve un servizio di taxi sociale, con almeno tre mezzi a disposizione, per anziani e disabili».

La consigliera Carmela Rossiello (FI) ha chiesto che fosse esposto lo stato dell’arte del piano dell’antimafia sociale. Depalma ha risposto che il rafforzamento del rapporto con le scuole è necessario: «Per quanto riguarda il progetto di antimafia sociale, posso dire che coinvolgerà soprattutto i ragazzi del centro storico e segnalati dall’ufficio dei servizi sociali o dalle parrocchie che presentano rischi di devianza sociale. Prevede lo svolgimento di attività laboratoriali con interventi finalizzati a trovare una collocazione, anche lavorativa, a questi ragazzi», ha spiegato l’assessore.

Sia la consigliera Rossiello che il consigliere Michele Daucelli (Ipc) hanno poi domandato che fine abbia fatto il progetto sul bullismo presentato dall’ex assessore Vincenzo Gesualdo e approvato in consiglio comunale lo scorso anno. Depalma ha risposto che quel progetto non ha purtroppo ricevuto il finanziamento.

La Rossiello ha quindi richiesto delucidazioni sul progetto comunale ‘Il teatro contro tutte le dipendenze’: «Il progetto è stato avviato? Dove si tengono queste iniziative? Farà parte del progetto l’artista di fama internazionale (Bocelli, ndr.) paventato dall’amministrazione? E quando partirà?», ha incalzato la consigliera azzurra.

Depalma ha assicurato che il progetto partirà entro la fine dell’anno, massimo l’inizio del prossimo. «Perchè non posizionare dei maxischermi nelle piazze (come piazza Cattedrale) o nelle periferie, in modo che questi spettacoli siano fruibili da una porzione ben più ampia di popolazione e non solo dai pochi che andranno a teatro per assistere agli spettacoli di questo progetto antimafia?», ha proposto la consigliera.

Sull’argomento all’ordine del giorno è intervenuto anche Franco Scauro (Psi): «Il piano sociale di zona va studiato prima di metterlo in atto. Non sono state intaccate tante problematicità riguardanti la vivibilità della città: ecco perché è necessario uno welfare studiato e programmato col coinvolgimento di tutti gli operatori. Come può poi una città grande come Bitonto avere solo tre assistenti sociali? Così com’è, il servizio è inadeguato ed incapace di rispondere alle esigenze del territorio. Perché, infine, manca una connessione tra servizi sociali e servizi socio-sanitari?».

A rispondere è direttamente l’assessore ai servizi sociali: «Auspico maggiore integrazione tra i servizi sociali e il distretto socio-sanitario. Poi dovrebbe essere la Regione Puglia a mettere in campo gli strumenti adatti a garantire una maggiore efficienza, a partire ad esempio dalle procedure di rendicontazione, degli inserimenti nelle strutture. Con le nuove forze (cinque assistenti sociali e due tecnici amministrativi) contiamo di potenziare e rafforzare il servizio».

Si è passati quindi alle dichiarazioni di voto e il primo a prendere la parola è stato ancora Sannicandro, a nome anche della Federazione Pares: «Annuncio un’astensione sofferta e critica anche perché nel Piano Sociale di Zona ci sono 1,74 milioni di euro non impegnati nello scorso piano: può sicuramente essere un risultato positivo, ma ci chiediamo come mai non siano stati sfruttati».

Astensione anche da parte di Rossiello (Fi), Dino Ciminiello (indipendente) e Antonella Vaccaro (Pd), tutti a causa delle numerose criticità rilevate dalla rendicontazione. Il nuovo Piano Sociale di Zona viene comunque approvato con 14 voti favorevoli.

L’assessore al bilancio Domenico Nacci ha quindi introdotto il bilancio consolidato – con risultato finale un passivo di circa 10 milioni di euro – e la relazione sulla gestione consolidata contenente la nota integrativa relativa all’esercizio 2017, al fine di una sua approvazione. Un risultato, stando alle parole dell’assessore, frutto anche delle perdite derivanti dalle società partecipate.

Dopo la breve relazione di Nacci, Daucelli (Ipc) ha cominciato la sua disamina del documento di bilancio. L’ex assessore alle finanze ha riscontrato una riduzione di 4 milioni di euro di immobilizzazioni finanziarie, un decremento del Tfr di circa un milione di euro, 2 milioni di credito in meno di natura tributaria. «È la dimostrazione – ha precisato alla fine del suo intervento Daucelli – che negli atti scrivete delle precarietà dell’Asv, nonostante tutte le rassicurazioni. E continuiamo a ricevere penalità, prendiamo multe in continuazione».

Alla richiesta, sempre di Daucelli, di sapere cosa è stato detto nella riunione dell’assemblea dei soci Asv di ieri (martedì 30 ottobre, ndr), è intervenuta l’assessore Rosa Calò: «La documentazione del piano di risanamento della società non è ancora pronta, è sotto forma di bozza: verrà presentata entro metà novembre».

È seguito quindi l’intervento della consigliera Rossiello, la quale dapprima ha letto la relazione dei revisori dei conti, e poi ha dichiarato la sua contrarietà al provvedimento: «Io voterò contrario perché ci sono ancora molte cose da chiarire: chi voterà favorevole si assumerà le sue responsabilità». Sulla stessa linea d’onda anche Sannicandro, il quale ha considerato molto grave il terzo bilancio Asv conclusosi in negativo.

La discussione poi è scivolata sull’approvazione della regolamentazione temporanea per l’utilizzo di lampade votive a energia solare e batteria nei cimiteri comunali. Sull’argomento è intervenuta ancora la consigliera azzurra che, insieme a Sannicandro, ha chiesto lumi all’amministrazione sulla precedente gestione del servizio e sui disagi che la risoluzione del contratto ha portato sull’impianto di illuminazione del cimitero del capoluogo. Alle accuse di «sciatteria amministrativa» lanciate dalla Rossiello, l’assessore al ramo Marianna Legista ha spiegato la posizione del Comune che ha ritenuto di operare in questa direzione alla luce di «irregolarità e inadempienze del vecchio gestore del servizio». Tutto frutto di analisi e verifiche, come ha spiegato il primo cittadino, in corso sa anni e che sono state dirette nella direzione di un «ripristino dello stato di legittimità del servizio».

Sul contenuto del regolamento, definito «ponte», e quindi solo temporaneo, dal consigliere Cosimo Bonasia (Ipc) sono intervenuti anche Ciminiello e Scauro, oltre che a Pino Maiorano (Progetto Comune) e Giuseppe Fioriello (70032), ma la discussione si è conclusa con l’approvazione del provvedimento con 13 voti a favore, 3 astenuti e 2 contrari. Una votazione che ha spinto il consigliere Sannicandro a fare una precisazione politica: «Se questo regolamento, che è stato voluto dalla maggioranza, non avesse ricevuto i voti favorevoli dei 3 consiglieri di centrosinistra non sarebbe stato approvato oggi, perché non avevate i numeri per farlo».

Al termine, il presidente Vito Antonio Labianca ha comunicato di dover rinviare il resto punto all’odg, ovvero l’approvazione definitiva della variante al piano di lottizzazione della sottomaglia zona H compresa tra via Lazzati, il sottopasso, via Berardi e via Dossetti, al prossimo consiglio comunale.

giovedì 1 Novembre 2018

(modifica il 28 Giugno 2022, 19:14)

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