Politica

Consiglio comunale, si torna a discutere di Sanb

Mariagrazia Lamonaca e Annarita Cariello
Il consiglio comunale del 28 dicembre 2018
Il sindaco ha spiegato che per approvare la ricapitalizzazione della Sanb in consiglio comunale occorrerebbe prima attendere un nuovo Piano Industriale
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Il consiglio comunale di ieri si è aperto con l’approvazione dello schema di atto aggiuntivo al contratto rep. 2491/2018 dell’11/07/2018 (atti pubblici per l’affidamento in concessione del servizio di tesoreria comunale per il periodo 01/10/2017 – 30/09/2022).

Prima di passare alla discussione di questo punto, il consigliere Michele Daucelli (ID) ha letto le motivazioni che hanno portato lui stesso e i consiglieri Bonasia e Sannicandro a lasciare la lista “Insieme per la Città” e aderire a “Iniziativa Democratica per la Puglia” di Alfonso Pisicchio. I consiglieri hanno attuato questa scelta perché si rispecchiano a pieno nei valori fondanti del movimento, che si incentrano principalmente sui problemi del Meridione.

A causa dell’assenza, per motivi di salute, dell’assessore Nacci, la relazione del primo punto all’odg è stata affidata al segretario generale, Salvatore Bonasia: «Si tratta di un addendum al servizio di tesoreria, necessario per poter adeguare lo stesso contratto ad una specifica disposizione normativa, relativa alla direttiva europea sui pagamenti, per il quale sussiste fino al 31 dicembre 2018 una deroga a beneficio delle pubbliche amministrazioni e dei soggetti che effettuano pagamenti per conto delle pubbliche amministrazioni».

«Tutti i costi inerenti i servizi di pagamento, anche se effettuati dalle pubbliche amministrazioni, rimarranno all’interno del rapporto contrattuale tra pubblica amministrazione e gestore del servizio di pagamento», ha poi hiarito.

Il provvedimento è stato approvato con 15 favorevoli e 7 astenuti.

Il consiglio si è quindi dedicato alla discussione della revisione periodica delle partecipazioni pubbliche (art. 20 d.lgs. n. 175/2016).

Gran parte della discussione si è incentrata sull’annosa questione Asv/Sanb. Nel piano delle partecipate viene espressa la volontà da parte dell’amministrazione di offrire continuità all’Azienda Servizi Vari (Asv), dimettendo la Sanb (Servizi Ambientali per il Nord Barese), senza però lasciare chiusa la porta ad una possibile adesione a quest’ultima, nel caso riuscisse a partire.

Prendendo la parola, Emanuele Sannicandro (ID) ha lamentato il fatto che la relazione sia stata affidata nuovamente a Bonasia e non esposta da altri assessori o dal sindaco, evidenziando quindi che l’argomento richiederebbe una valutazione politica, oltre che tecnica.

Sannicandro ha poi fatto notare che a luglio 2018 fu emanato un obbligo secondo cui entro 45 giorni doveva essere presentato il piano di risanamento dell’Asv. «Era un obbligo di legge o è stata una scelta politica, visto che era prevedibile che non sarebbe stato presentato in tempo?», si è chiesto il consigliere.

Il segretario Bonasia ha quindi spiegato che quando emergono sintomi di crisi aziendale, l’organo amministrativo deve adottare il piano di risanamento entro 60 giorni. Il Comune di Bitonto ha chiesto una riduzione di questo termine perché il legislatore aveva parlato di adottare il piano “senza indugio”.

Ha quindi ripreso la parola Sannicandro: «In delibera è scritto che era importante fare una perizia della società per poter quantificare il valore del 40% delle azioni (12mila azioni) in mano al socio privato. Dunque vorrei sapere questo, se questa perizia è stata consegnata al Comune il 29 novembre 2018 la Giunta ne ha preso certamente atto, dunque vorremmo sapere i risultati di questa perizia».

L’assessore al ramo Domenico Incantalupo ha spiegato che la perizia fotografa la situazione dell’Asv al 31 dicembre 2017, perciò il cda dell’azienda ha deciso in seguito di aggiornare la perizia al 31/8.18. L’assessore ha poi chiarito che è arrivata una corposa bozza del nuovo servizio di raccolta porta a porta, in modo che quando partirà, sarà attuato al meglio, imparando anche dagli errori degli altri Comuni. In seguito dovrà partire la gara di assegnazione per io servizi cui è prevista un’ampia partecipazione.

E la Sanb? L’assessore ha spiegato che il Comune di Bitonto ha sempre dato la propria disponibilità alla ricapitalizzazione della società, in caso quest’ultima dovesse avviarsi. «Anche di questo argomento discuteremo domattina (questa mattina, ndr.) con il commissario dell’Aro», ha assicurato Incantalupo.

Emanuele Sannicandro (ID) ha manifestato la richiesta, quindi, in qualità di membro del consiglio comunale, di essere messo al corrente nel caso in cui si confermasse la volontà del Comune di Bitonto di ricapitalizzare la Sanb, perché «si tratta di capitali pubblici». Ma se si continuasse con la ricapitalizzazione, ritornerebbe il problema iniziale, «perché il Comune non può avere parte in due società che gestiscono lo stesso servizio».

Il collega di partito Michele Daucelli (ID) ha poi chiesto lumi sull’avviso pubblico, scaduto ieri, per la nomina di un consulente esterno per le gare d’appalti dell’Azienda Servizi Vari, per un costo di 100mila euro, alla luce delle presunte dichiarazioni a mezzo stampa del sindaco Michele Abbaticchio, che avrebbe sostenuto di non voler più partecipare a gare esterne in qualità di socio – tramite il Comune – dell’Asv.

Abbaticchio ha rimandato al mittente le accuse, sostenendo di aver solo «raccomandato, nel corso dell’assemblea dei soci, che il Comune non ha interesse a partecipare ad altre gare esterne come socio dell’Azienda Servizi Vari, perché vuole che il servizio venga svolto con efficienza ed efficacia in primis nel territorio comunale».

Inoltre, il primo cittadino ha spiegato che per approvare la ricapitalizzazione della Sanb in consiglio comunale occorrerebbe prima attendere un nuovo Piano Industriale, che al momento non è stato redatto perché mancante di alcuni dati non forniti ancora da una parte dei Comuni aderenti alla società. «Tengo a ribadire che la Sanb per noi, come scelta politica, era la decisione migliore, in un contesto ideale perché ci permetteva di realizzare alcuni progetti, come l’estensione a tutto il Comune del porta a porta. Ma ci siamo dovuti scontrare con la realtà e con situazioni che non dipendono solo dal Comune di Bitonto ma anche da altri 5 Comuni, molti dei quali hanno subito variazioni di amministrazione in questi anni. Purtroppo abbiamo pagato la problematica di essere l’unico Comune con la partecipazione privata».

Daucelli ha ribattuto, sostenendo che «l’amministrazione non ha saputo tessere rapporti con il socio privato, ha fatto muro contro muro, tant’è che oggi abbiamo il recesso del socio privato. Gli errori vengono da lontano, da un mancato dialogo con il socio privato». Sannicandro, invece, è ritornato sul mandato dell’ex amministratore unico, scaduto dal 2015, e che ha portato ad avere bilanci in perdita della partecipata, al contrario di quanto avveniva precedentemente.

La consigliera azzurra Carmela Rossiello ha poi preso la parola, sostenendo che «i guai dell’Asv sono cominciati con l’appalto esterno di Cerveteri. Rimangono perplessità sull’amicizia del sindaco con il primo cittadino di Cerveteri, ma il nostro interesse di comunità è salvare l’Asv che è il nostro gioiello da preservare. Per la Sanb, ho letto che la Calò, rappresentando il Comune, ha affermato in un incontro di essere d’accordo con la ricapitalizzazione della Sanb, ma di scontrarsi con un mancato dialogo con gli altri Comuni soci. Rimango basita di fronte alla mancanza di indirizzi politici chiari e costruttivi nei confronti di questa situazione, perciò voterò sfavorevolmente al provvedimento. Mi auguro che l’Asv possa tornare ad essere una società che ci dà lustro e ci dia la possibilità di realizzare la raccolta differenziata spinta visto che la città ne ha bisogno».

Dino Ciminiello (indipendente) è tornato sul caso dell’avviso pubblico del nuovo consulente e ha chiesto al sindaco di essere aggiornato dell’incontro sulla ricapitalizzazione della Sanb e del crono programma che si realizzerà su un eventuale attuazione operativa della società. Il sindaco ha ribadito che la sua volontà politica è di far partire la Sanb, «ma se domani per l’ennesima volta qualcuno chiede ancora una verifica degli atti e si propone un nuovo aggiornamento, io non posso imporre agli altri Comuni di fare una determinata cosa. Noi dobbiamo solo chiudere questa situazione in un verso o in un altro», ha concluso il primo cittadino.

Sannicandro ha ribadito il voto contrario di Iniziativa Democratica e del Partito Socialista, ma ha chiesto lumi sugli sviluppi della Sanb nel momento in cui durante l’incontro con tutti i Comuni non emerga unanimità o il commissario liquidatore decida per la liquidazione della Sanb. «C’è una legge regionale che impone che o domani si chiude il rapporto con un nuovo Piano industriale o si procede con la liquidazione da parte del commissario liquidatore. Il vero problema per l’Asv è che all’eventuale gara unica pubblica – che può bandire il commissario straordinario – che riguarderà servizio di igiene urbana di 5 Comuni grossi in cui arriveranno società da tutte le parti d’Europa, il privato che vincerà non è detto che conservi tutti i dipendenti dell’ex società che gestisce il servizio. Chiediamo di fare l’impossibile perché domani si chiuda un accordo con gli altri Comuni per salvaguardare le famiglie dell’Asv».

Al termine il provvedimento viene approvato con 16 favorevoli e 6 contrari. Il consiglio è poi proseguito con l’approvazione dei numerosi debiti fuori bilancio.

sabato 29 Dicembre 2018

(modifica il 28 Giugno 2022, 18:51)

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michele cortese
michele cortese
5 anni fa

Si vuole salvare una societa' mai decollata come la sanb e non si rendono conto che la spazzatura con i bidoni a lla citta' stanno mettendo in visione che tante cose non vanno e' giunto il momento di operare con il porta a porta e assumere personale paghiamo tasse e i soldi che fine fanno