Politica

“Bio-Distretto delle Lame”, firmato l’atto costitutivo

Irene Tedone
Il consigliere comunale Rino Basile firma l'atto costitutivo del Bio-Distretto delle Lame
​Ne fanno parte i Comuni di Ruvo di Puglia e Bitonto e 23 tra realtà nazionali e del territorio. «È una sfida che potrà funzionare solo se la carretta la tiriamo tutti nella stessa direzione»​
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Le storie col lieto fine sono quelle che piacciono a tutti. Sono talmente belle che sembrano facili, basta fare così, così e così. n
Se ti ci avventuri dentro però, se non ti fermi al primo acchito, se non sei di quelli che si accontenta del dire ma passa al fare, inutile negarlo, ti si palesano come le storie più improbabili, quelle su cui, almeno in principio, non ci punteresti nemmeno un euro, quelle per cui ti scappa di dire “ma chi me l’ha fatto fare!”, perché sono matasse così aggrovigliate da farti venire i crampi allo stomaco.n

Quando però hai la forza di resistere, di alzare la testa e filare dritto nonostante tutto, di salire su quel treno e correre sopra le difficoltà senza avere paura della fatica e del tempo speso, ecco che nascono certi fiori all’occhiello di cui tutta una comunità può essere orgogliosa.n

E allora benvenuto al Bio-Distretto delle Lame: una storia a lieto fine che, dopo tre anni di sali e scendi, di si e no, di grazie e prego, di saluti e baci, di strette di mano forti e meno forti ma comunque importanti, di paesi lontani ma vicini e di tanto altro, ha visto ufficialmente la luce.n

Alla firma dell’atto costitutivo, avvenuta mercoledì sera 18 settembre nella sala riunioni del Comando di Polizia Municipale, hanno preso parte le amministrazioni di Ruvo di Puglia e di Bitonto promotrici del progetto, nelle persone rispettivamente del sindaco Pasquale Chieco e del vicesindaco Rosa Calò, il consigliere comunale Rino Basile, il neo eletto Presidente del Bio-distretto Benedetto Fracchiolla e i 23 soci fondatori.

Conosce a menadito le vicissitudini del neonato Bio-distretto il consigliere comunale con delega alle politiche agricole di Ruvo di Puglia, Rino Basile, che nel 2016 ha iniziato a credere che fosse possibile addizionare le menti e le mani per sostenere, valorizzare e sviluppare le risorse di un territorio come il nostro, vocato all’agricoltura biologica. Come? L’idea madre del comune di Ruvo di Puglia, inizialmente il solo promotore del Bio-distretto, è molto ambiziosa: abbracciare nell’associazione, apolitica, apartitica, aconfessionale e senza fini di lucro denominata “Bio-distretto delle Lame” e costituita il 19 luglio 2017, i comuni compresi nel quadrilatero Bitonto, Corato, Bisceglie e Giovinazzo e quindi anche Ruvo, Terlizzi e Molfetta.n

La scelta di questo territorio non è per niente casuale, coincidendo con le zone attraversate dalle lame e che dalla Murgia arrivano fino al mare. Sfruttare la fertilità delle lame, che altro non sono che letti di fiumi, assicurerebbe la possibilità di produrre cibo sano e di qualità, in una parola “biologico”.n

Nel 2018 al percorso si aggiunge entusiasticamente anche l’amministrazione comunale di Bitonto, le cui idee, manifestate durante la riunione dalla vicesindaco Calò, sono chiare e precise: «È una sfida, un percorso di tipo sperimentale che potrà funzionare solo se la carretta la tiriamo tutti nella stessa direzione».

Oltre ai due comuni capofila hanno sottoscritto l’accordo altri 23 soggetti: tre cooperative di trasformazione e commercializzazione ruvesi (Elaiopolio, Eurocoop e Cantina di Ruvo di Puglia), due cooperative di trasformazione e commercializzazione di Bitonto (Produttori olivicoli Bitonto e Cima di Bitonto), l’Unapol, tre società di produzione o commercializzazione di prodotti bio (Alce nero, Mediterre.bio, Finoliva global service), la cooperativa sociale “Comunità Oasi 2 San Francesco”, cinque aziende agricole e di trasformazione (Mazzone extravergine di Campanale Giuseppe, Frantoio oleario Fracchiolla, Azienda agricola Mazzone Francesco, Azienda del Conte e Cuonzo Franco), la Farmacia agricola Agrinnova, l’istituto di istruzione secondaria superiore “Volta – De Gemmis” di Bitonto e Terlizzi, cinque associazioni (Gruppo speleologico ruvese OdV, Pro Loco Ruvo di Puglia e Bitonto, associazione culturale “Tra il dire e il fare”, associazione micologica “Terre del Grifo”) e l’agronomo Mariano Fracchiolla.

E la storia continua…

sabato 21 Settembre 2019

(modifica il 28 Giugno 2022, 17:06)

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