Da Sinistra italiana Bitonto riceviamo e pubblichiamo:
“Ora tutti in silenzio! I leghisti ed il loro capo supremo!
In silenzio è anche la pseudo sinistra bitontina che non ha mai creduto in quello straordinario modello di integrazione ed accoglienza dei migranti progettato da Mimmo Lucano!
Dopo la Corte di Cassazione che aveva stabilito che Mimmo Lucano non favorì matrimoni di convenienza tra immigrati ed italiani, ritenendo insussistenti le accuse di appalti illeciti per i rifiuti e le accuse di favoreggiamento all’immigrazione clandestina.
Oggi (martedì scorso, ndr) anche il Consiglio di Stato con una sentenza che ha del clamoroso nei contenuti respinge il ricorso del Ministero degli Interni e soprattutto decreta l’ulteriore sconfitta politica dell’allora ministro Salvini. Il progetto Sprar di Riace non doveva essere revocato, sentenzia il Consiglio di Stato e soprattutto, i giudici nel loro dispositivo affermano:
“Che il modello Riace fosse assolutamente encomiabile negli intenti e anche negli esiti del processo di integrazione è circostanza che traspare anche dai più critici tra i monitoraggi compiuti”.
È il momento di abbandonare i timori manifestati da parte di quella sinistra incapace di mostrare l’orgoglio delle proprie radici, il modello Riace ed il suo progettista Mimmo Lucano sono i simboli dell’accoglienza e dell’integrazione sociale dei migranti, considerati non più problema ma risorse!
È il momento di dare enfasi al conferimento della cittadinanza onoraria di Bitonto a Mimmo Lucano!“.
Ognuno ha i suoi eroi. Lo fanno Santo subito?
Buonasera ,
chi giudice ha sentenziato
Chi giudice ha sentenziato che il modello Riace del progettista Mimmo Lucano è simbolo/ modello dell'accoglienza ?
Colui/ coloro che pur riconoscendo che la politica sull'immigrazione messa in atto dal senatore Salvini Matteo è giusta ma bisognava attaccarlo ?
Purtroppo i comunisti e i loro leader vivono su un altro pianeta , lontano anni luce con il mondo reale.
Salvini aveva ragione ma come diceva Palamara ora bisogna attaccarlo, anche a livello di giustizia amministrativa, con il Consiglio di Stato.