Spettacolo

The Blues in the Green, sipario sul festival made in Bitonto

Annarita Cariello
Gennaro Porcelli e la sua band al BBF 2021
La Masseria Lama Balice ha ospitato sabato e domenica la due giorni dedicata alla musica blues internazionale
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Dopo un anno di stop a causa della pandemia che ha raso al suolo l'intera programmazione artistica e musicale italiana del 2020, anche il Bitonto  Blues Festival è tornato a far sentire la sua voce, giunto all'ottava edizione sempre sotto la direzione artistica di Beppe Joe Granieri.

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Un'edizione inedita, questa del 2021, perché ospitata nella insolita cornice della Masseria Lama Balice, alla periferia della città, con prenotazione obbligatoria sul circuito ciatickets al costo simbolico di un euro a persona per partecipare ai concerti. Nonostante la magia della lama, totalmente immersa nella natura e con solo il cielo stellato a fare da scenografia, e nonostante l'ottima organizzazione che ha permesso agli spettatori di godere di due serate nel massimo rispetto degli standard di sicurezza e di qualità, si è avvertita fortemente la mancanza di piazza Cattedrale, dove il Bitonto Blues Festival l'ha fatta da padrone per sette anni consecutivi.

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I bitontini non sembrano aver particolarmente apprezzato lo spostamento del festival, seppur necessario a causa del covid, tanto che – come ha riferito lo stesso Granieri all'inizio della prima serata dell'evento – il 70% degli spettatori che avevano prenotato il biglietto proveniva da paesi limitrofi. Grazie alla qualità degli artisti che si sono esibiti sul prestigioso palco del BBF, non è mancato il calore del pubblico ad animare le serate, fortemente a rischio a causa della pioggia che, soprattutto sabato, è caduta ad intermittenza. Così come non è mancato il supporto dei tanti sponsor, soprattutto cittadini, che hanno sostenuto l'evento insieme all'amministrazione comunale. Il sindaco Abbaticchio, all'inizio della serata inaugurale, ha voluto esprimere il suo ringraziamento all'organizzatore della kermesse musicale per la tenacia e l'amore con cui ha portato avanti l'iniziativa. Lo stesso primo cittadino ha espresso il vivo desiderio di riportare il BBF, così come gli altri festival che si terranno a Bitonto in queste settimane, nel centro antico, anche se ha espresso entusiasmo per la scelta di far arrivare la musica e la cultura anche negli angoli più estremi della città.

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Il primo ospite che ha calcato il palcoscenico del Bitonto Blues Festival è stato Pasquale Aprile, giovane polistrumentista partenopeo carico di un ricco bagaglio musicale di esperienze vissute in tutta Europa. È del 2018 il suo primo disco, con pezzi che hanno avuto molto successo soprattutto nei Paesi Bassi, seguito dall'ultima fatica musicale prodotta proprio durante il lockdown.

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Una musica che ha spaziato dal blues al funky e che ha tenuto incollati gli spettatori, ammaliati soprattutto dalla maestria con cui il giovane musicista ha alternato canto e sassofono. E che ha fatto da degna introduzione ad una vera stella del blues made in Italy, già chitarrista di Bennato e musicista di grande esperienza e gusto musicale. Parliamo di Gennaro Porcelli con la sua RRBand, che ha suonato nella seconda parte della prima serata e che ha letteralmente conquistato tutti gli spettatori presenti. Con Porcelli, al piano, una colonna della musica blues fin dagli anni 70: Pippo Guarnera, artista di fama mondiale che in Italia ha suonato con Ligabue, Nannini, Stadio, Grignani, Timoria e tanti altri.

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La serata di domenica, che si è aperta con un momento di riflessione sulla tragica uccisione di Paolo Caprio in una stazione di servizio, si è aperta con l’esibizione di una stella nascente nel panorama blues italiano, Michele Biondi, compositore toscano che ha spaziato, con i suoi pezzi originali, dal country al delta blues, passando per il rock & roll.

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Infine è stata la volta del più grande artista di questa ottava edizione: Mike Sponza con la sua band. Musicista trentino, definito dal Corriere della Sera uno dei più grandi chitarristi blues italiani, è un vero e proprio guru del panorama nostrano. Voce potente alla Tom Jones ed energia da vendere, Sponza ha trascinato gli spettatori sino a fine serata, alternando pezzi originali della sua lunghissima carriera con brani cult della discografia blues e non solo.

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martedì 7 Settembre 2021

(modifica il 28 Giugno 2022, 12:48)

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