Nel cielo di Grottaglie il sole risplende di una luce nuova, calda e in festa. È stato in occasione dei Campionati Regionali di Atletica Leggera FISDIR (Federazione Italiana Sport Paralimpici degli Intellettivo Relazionali), tenutisi lo scorso 29 aprile e organizzati dal Comitato Provinciale FIDAL (Federazione Italiana Di Atletica Leggera) che i ragazzi dell’Associazione Polisportiva Disabili Elos – sezione “Michele Cioce” di Bitonto hanno conquistato un totale di nove ori, tre argenti e tre bronzi. Un bilancio eccezionale che dimostra quanto possano portate lontano la costanza negli allenamenti e la volontà di dare a questi giovani campioni concrete possibilità di esprimere le proprie potenzialità, con professionalità e dedizione.
Per Franco Bonasia, Presidente della Polisportiva Elos, e Vito Sasanelli, referente e coordinatore delle attività dell’associazione che ha seguito i ragazzi in ogni loro gara e allenamento, questi traguardi possono rappresentare un’importante eco sul territorio: confermano, coi fatti e non con le parole, che l’impegno messo in gioco quotidianamente per mostrare quanto lo sport sia veicolo di ben-essere e di crescita collettiva porta i suoi frutti dolci e succosi, stimoli per nuove sfide future. Ed è a questo circolo virtuoso di valori positivi e di crescita che Bonasia e Sasanelli intendono dare sempre più voce.
Nonostante le soddisfazioni appena ottenute, il motore della Elos non si ferma mai. Prossimo obiettivo, Firenze: è dal 24 al 27 maggio che nel capoluogo toscano si svolgerà la X edizione dei Campionati Italiani di Atletica Leggera e di Calcio a 5 FISDIR.
I ragazzi sono ancora increduli, eppure è proprio per merito della loro tenacia e del lavoro fatto negli scorsi mesi che al collo, ora, possono esibire orgogliosi tante medaglie. Così, quegli ori, quegli argenti e quei bronzi si fanno portatori di un significato altro, più profondo e certamente svincolato da podi e classifiche. In questi giovani campioni risiede un potenziale infinito, alimentato dalla volontà di emanciparsi e da tutti quei grigi “no” che ogni giorno la vita porge loro. E su ognuna di quelle medaglie è inciso un urlo a gran voce: “io ce la posso fare”, contro se stessi e i propri limiti, contro le proprie paure e le proprie meravigliose fragilità, contro il difficile mondo esterno e contro la sordità di chi non vuol sentire, contro ogni barriera da abbattere, contro ogni confine da superare, giorno dopo giorno.
I risultati
- 60 mt maschile: oro per Flavio Guardavaccaro</strong>;
- 80 mt femminile: oro per Elena D’Amato</strong>;
- 100 mt maschile: oro per Antonio Laneve, argento per Antonio Giancaspro, bronzo per Vincenzo Colamorea</strong>;
- 200 mt maschile: oro per Francesco Tedeschi</strong>;
- 100 mt maschile, categoria Open: oro per Luigi Giancaspro</strong>;
- 400 mt maschile: oro per Francesco Moretti</strong>;
- Peso maschile: oro per Luigi Giancaspro, argento per Antonio Giancaspro e bronzo per Flavio Guardavaccaro</strong>;
- Salto in lungo: oro per Francesco Tedeschi, argento per Vincenzo Colamorea, bronzo per Antonio Laneve</strong>;
- Staffetta 4×100: oro per Vincenzo Colamorea, Antonio Giancaspro, Francesco Tedeschi e Antonio Laneve.