Calcio

Il goal dell’ex Lattanzio non basta al Bitonto. Pari e patta con l’Andria: 1-1

Danilo Cappiello
La formazione neroverde
Neroverdi chiamati mercoledì pomeriggio alla sfida contro il Taranto
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l goal dell’ex.

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Al di là del risultato maturato in campo che, se da un lato accontenta il Bitonto perché rappresenta un punto in trasferta, dall’altro lascia l’amaro in bocca per un pari giunto dopo due vittorie consecutive, l’immagine più bella e significativa del pomeriggio andriese sta tutta nel comportamento dell’autore del goal neroverde, Riccardo Lattanzio.

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Andriese doc, con un trascorso anche fra le fila biancoazzurre, dopo aver messo a segno la rete del momentaneo vantaggio, il numero dieci del Bitonto non si è limitato a non esultare in rispetto della sua città. No, ha anche battuto un pugno dal sapore di destino beffardo contro il manto erboso, maledicendo al cielo tutto il proprio dispiacere sportivo, per aver ferito la squadra della sua città.

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Uomini, prima ancora che giocatori. Più semplicemente, il calcio che ci piace.

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Finisce dunque in parità il match fra biancoazzurri e neroverdi, con gli uomini di mister Valeriano Loseto che mettono in cascina il terzo risultato utile consecutivo e si preparano alla sfida di mercoledì in casa, contro il Taranto degli ex Marsili e Falcone.

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La partita

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Il Bitonto rispolvera il 4-3-3, altro modulo tattico caro a mister Loseto (nell’occasione squalificato e sostituito dal vice Anaclerio) che si affida ai seguenti undici per cercare la terza vittoria di fila della sua gestione: Figliola n.1, Di Modugno, Biason, Danilo Colella e Nannola in difesa; Mariani, Capece e Montinaro i tre di centrocampo. Palazzo, Lattanzio e Taurino a comporre il temibile tridente degli ex biancoazzurri.

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Panchina per gli “indigeni” Zinfollino-Piarulli e per i nuovi arrivati Nocerino-Esposito. Inutilizzabili Petta, Dicecco, Sirri, Triarico e Palmisano.

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Dall’altra parte, mister Panarelli sceglie ancora il 3-4-1-2 con il 2001 Anatrella tra i pali; Clemente, Fontana e Venturini i tre di difesa; Pelliccia e Avantaggiato sulle corsie esterne di centrocampo, capitan Manzo e Dipinto in mezzo. L’uomo dei gol pesanti Cerone a ispirare le punte Figliolia-Prinari.Indisponibili Lacassia e Carullo. È anche Derby dei Gigi, sulle panchine…

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Primo tempo

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Partenza a mille della Fidelis: Figliolia e Avantaggiato impegnano due volte Figliola in tuffo prim’ancora che si completi il giro di lancette n.1. I bitontini escono pian piano allo scoperto e riportano in equilibrio i ritmi del match. Da segnalare una discesa irresistibile di Di Modugno che, giunto al momento opportuno per tentare il tiro in porta, dopo una progressione con dribbling di 50 metri, si fa irretire dagli ultimi due elementi rimasti a presidio della retroguardia andriese.

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Non succede nulla (proteste dei locali a parte per qualche fischio del direttore di gara a loro dire sbagliato) fino al 35’. Niente di trascendentale: il diagonale dalla destra di Palazzo è facile preda del giovane Anatrella. Cinque minuti più tardi, Montinaro schiaccia troppo la conclusione da fuori area e parata a terra facile facile per il n.1 di casa.

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43’: è proprio l’uomo più atteso della domenica al “Degli Ulivi” a sbloccare l’incontro: Riccardo Lattanzio. L’attaccante di Andria sfrutta al meglio un assist involontario di Venturini nel cuore dell’area di rigore e fulmina Anatrella con un diagonale secco, forte e preciso. 0-1 Bitonto, sesto gol stagionale per “Riki”. Al secondo dei tre minuti di recupero assegnati, Cerone su punizione spaventa Figliola. Palla fuori di poco.

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Si chiude qua una prima frazione di gioco ben interpretata da entrambe le contendenti, ma con un Bitonto quadrato e di qualità che si fa preferire alla lunga rispetto agli avversari.

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Secondo tempo

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Il secondo tempo si apre con una verticalizzazione illuminante di Montinaro sulla sinistra, che mette Nannola nelle condizioni di calciare facilmente a rete con il suo piede preferito, il mancino. Troppo in bocca al portiere, però. Occasione sprecata.

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12’: Figliolia è bravo ad approfittare di una mezza dormita difensiva della retroguardia bitontina su cross dalla destra non irresistibile di Pelliccia. L’attaccante andriese è bravo a liberarsi di fisico dalla marcatura dell’adattato a centrale difensivo Biason e perfora da due passi l’incolpevole, quasi omonimo, Figliola. 1-1.

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Due minuti dopo, l’immarcescibile Cerone quasi non fa venire giù lo stadio con un sinistro al volo di pregevolissima fattura. Palla alta di poco.

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È fin troppo evidente come l’inerzia del match sia ormai a favore dei padroni di casa.

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Al 21’ della ripresa entra in campo Esposito in luogo di Taurino, per il Bitonto. Esordio assoluto in maglia neroverde per l’attaccante campano arrivato in settimana all’ombra del Torrione angioino.

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29’: Dipinto da fuori, para Figliola.

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Al 32’, dentro anche l’altro acquisto del mercato invernale bitontino, il difensore Nocerino. Esce Lattanzio tra gli applausi dei non pochi locali presenti in tribuna, nonostante il gol segnato (senza la minima esultanza) alla squadra della sua amata città. Anaclerio ridisegna il suo Undici con un 3-5-2 che sa tanto di 5-3-2 in fase difensiva, divenuta ormai costante della seconda frazione di gioco.

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39’: Fidelis Andria vicinissima al gol. Scaringella lanciato a tu-per-tu con Figliola in uscita disperata, prova a scavalcarlo con un lob mal riuscito che termina la sua corsa lenta a lato di poco. Retroguardia ospite statica nell’occasione. Nessun altro brivido da segnalare.

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Finisce 1-1 una partita bella maschia e intensa giocata a viso aperto da due compagini solide che diranno senz’altro la loro fino al termine del campionato.

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Insomma, dalla savana dello “Stadio degli Ulivi” non è uscito vincitore né il Leone azzurro né quello neroverde, quindi testa per entrambe al turno infrasettimanale che vedrà il Bitonto in casa contro il forte Taranto di mister Laterza e la Fidelis Andria impegnata a Cerignola.

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lunedì 22 Febbraio 2021

(modifica il 28 Giugno 2022, 14:00)

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MICHELE CORTESE
MICHELE CORTESE
3 anni fa

E' vero che l'Andria giocava in casa e' altrettanto vero che la tifoseria Andriese si faceva sentire e pensare che non si puo' essere presenti nello stadio quello che sulla nostra gradinata non avviene.