Calcio

Capitan Lattanzio fa doppietta, e il Bitonto torna a ruggire

Danilo Cappiello
Bitonto-Real Agro Aversa 2-1
Finisce 2-1 col Real Agro Aversa, e i neroverdi tornano a sperare nei play off
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Rossi sì, ma stavolta di passione.

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Era forse necessaria l’aria di “casa”, per sfatare finalmente il tabu della maglia rossa e ritrovare il sorriso e la speranza.

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Più della tecnica, della tattica e degli schemi preparati in settimana, a fare la differenza nella gara di ieri è stato il fattore Lattanzio, sommato al fattore cuore.

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Quello sui cui contorni è stampato il leone neroverde. Quello che ci si batte sopra come quando si fa goal. Quello che serve al Bitonto per tentare l’aggancio alla zona play off, che saprebbe di miracolo sportivo se analizzata a 360 gradi l’intera stagione.

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Ed è su quel cuore che il Bitonto dovrà fare affidamento già a partire dalla prossima domenica, in occasione della sfida complicata contro la corazzata Casarano.

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Prima della gara di ieri, si è svolta la cerimonia d’intitolazione della sala stampa del Città degli Ulivi a Francesco "Ciccio" Marrone, voce del Bitonto Calcio, scomparso lo scorso 9 aprile.

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In sua memoria è stata scoperta una targa commemorativa alla presenza dei familiari, delle autorità locali e dei dirigenti delle due squadre di futsal cittadino.

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La partita (cronaca a cura dell’ufficio stampa del Bitonto Calcio)

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Valeriano Loseto va ancora di 4-3-3, ma cambia e non poco rispetto alla deludente trasferta di Pozzuoli contro il fanalino di coda Puteolana: in porta l’esordiente De Lucia al posto di Zinfollino; davanti a lui, Silvio Colella si riappropria della maglia n.2 con Di Modugno dirottato a sinistra, mentre sono confermati Biason-Danilo Colella al centro della difesa. Torna Capece in cabina di regia, dal primo minuto, Montinaro alla sua destra e Piarulli alla sua sinistra. Tridente d’attacco composto da Triarico, capitan Lattanzio e il rientrante nell’Undici titolare Taurino (in panchina Palazzo), autore all’andata del gol-capolavoro che regalò ai neroverdi la vittoria per 1 a 0. E a tutti gli amanti del Calcio con la C maiuscola di Cuore, la “magia”, la “poesia” della voce appassionata di Ciccio Marrone al quale, con una toccante cerimonia andata in scena poco prima del fischio d’inizio, è stata intitolata proprio oggi la Sala Stampa dello stadio “Città degli Ulivi”. Emozioni a scena aperta.

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L’Aversa risponde con un solido 4-5-1 “cangiante” che vede Papa in porta, Faiello, Cassandro, Varchetta e Mariani, in difesa; sempre da destra verso sinistra, Ndiaye, Della Corte, Gallo, Ziello e Faella a centrocampo. Il solo Messina in attacco (il classico marcantonio d’area di rigore), coadiuvato all’occorrenza dal n.10 Faella, da Gallo o dal bravo esterno destro Ndiaye. Normanni in forma negli ultimi tempi e che spesso hanno infastidito i big team di questo Campionato. Missione degli uomini di De Stefano, oggi squalificato e sostituito da Abbondanza: salvarsi il prima possibile.

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La prima frazione di gioco viene stappata a ridosso del nono minuto, quando una spinta in area ai danni di Taurino è davvero troppo plateale per non indurre il direttore di gara a fischiare il penalty. Dal dischetto, col brivido, Lattanzio sigla vantaggio e tredicesimo gol personale in stagione. 1-0.

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11’: clamoroso bis immediato mancato da Lattanzio! Un funambolico Taurino inventa al limite dell’area e serve magicamente il capitano neroverde che, con il mancino, spara incredibilmente davanti a Papa, indisturbato. Un altro rigore, stavolta in movimento, ma fallito di netto dal capocannoniere della squadra di casa. A seguire, punizione velleitaria di Ziello: altissima.

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Minuti 23-24: prima una bell’azione costruita dall’intero tridente di casa (intercetto e avvio azione di Lattanzio, assistenza di Taurino e diagonale largo di Triarico dalla destra), poi una conclusione da fuori di Piarulli, intercettata a terra da Papa, legittimano ulteriormente la buona partenza e il vantaggio bitontini.

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29’: punizione insidiosa battuta da Triarico. Esecuzione non molto potente né troppo angolata, ma un beffardo rimbalzo davanti all’estremo difensore ospite complica i suoi piani di “blocco-sfera”. Poco dopo, sempre il n.7 mesagnese ci prova con un altro diagonale destro da posizione molto simile alla precedente, tuttavia il suo tentativo risulta troppo blando per impensierire il diciannovenne Papa.

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Secondo tempo

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Aversa subito con il tridente per provare a riacciuffare il Leoncello: dentro Chianese schierato alto a destra, per l’ammonito Ziello, e Faella dalla parte opposta per meglio innescare Messina. I frutti arrivano dopo appena cinque minuti di gioco.

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5’: fallo in area di Triarico su Faella. Messina dal dischetto spiazza De Lucia, fin qui inoperoso se non per due ottime uscite alte nel corso del primo tempo.

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12’: capitan Lattanzio si fa perdonare l’incredibile errore dell’undicesimo coronando al meglio un’azione corale fantastica passata dai piedi di Triarico, Di Modugno, Montinaro, Taurino e l’assistman di turno, Piarulli. Il passaggio corto filtrante di quest’ultimo mette il concittadino “Riki” a tu-per-tu con Papa, ma stavolta l’esito finale non delude il Bitonto: conclusione rasoterra precisa del capocannoniere neroverde e risultato fissato sul 2 a 1, che sarà il risultato finale della contesa al Città degli Ulivi.

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Allo scoccare esatto della metà della ripresa, rigore parso abbastanza netto non assegnato ai padroni di casa in maglia rossa (fin qui mai vincente in stagione), causa “parata” davanti a Papa non effettuata, evidentemente, dal portiere campano…

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Tanti falli, una buona dose di tensione dentro e fuori dal rettangolo verde, nessun tiro nello specchio ambo i lati e cartellini variopinti, fino al triplice fischio del sig. Bozzetto. Ne fa le spese un nervoso Chianese, espulso all’81’, mister Loseto chiude senza fronzoli con un solido 5-3-2 e il Bitonto conduce così in porto una vittoria importantissima in chiave playoff.

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Real Agro Aversa ora un po’ più invischiato nella palude playout, Bitonto atteso dallo scontro diretto di Casarano con l’assoluta consapevolezza di chi ha ancora tante frecce nella propria faretra, da scoccare con estrema precisione, una dopo l’altra, di qui al fatidico 13 giugno corrente anno.

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lunedì 17 Maggio 2021

(modifica il 28 Giugno 2022, 13:26)

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