Calcio

Stefano Anselmi, un giovane calciatore ruvese con grandi ambizioni

Giuseppe Tedone
Stefano Anselmi
​Ha disputato l'ultima stagione in Promozione con la maglia del Borgorosso Molfetta. Il suo cartellino è di proprietà del Bitonto, neopromosso in serie C. Proverà a giocarsi le sue possibilità
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Vi raccontiamo la storia di Stefano Anselmi, una giovane promessa ruvese del calcio.

Classe 2001, nonostante la sua giovane età, ha dimostrato di togliersi delle soddisfazioni.

Stefano vanta diverse esperienze a livello giovanile, avendo militato tre anni nella categoria Regionali, disputando una stagione nelle fila della Ruvese e gli altri due anni nella Real Football Terlizzi.

Passa successivamente alla categoria Nazionali, giocando per una stagione con la maglia dell’under 17 della Fidelis Andria, per poi essere acquistato dal Bitonto, disputando il campionato Juniores.

Terminate le esperienze nei campionati giovanili, la scorsa stagione Anselmi disputa il campionato di Promozione, passando in un torneo senior con la maglia del Borgorosso Molfetta, che terminerà la stagione al settimo posto in classifica.

Come giudichi l’ultima esperienza al Borgorosso Molfetta?

«L’ultima esperienza al Borgorosso Molfetta è stata un modo per crescere molto, sia come persona, perché ovviamente ho avuto la fortuna di giocare con colleghi più grandi ed esperti con militanza nella serie D ed Eccellenza; sia dal punto di vista calcistico».

Avendo disputato il campionato di Promozione, hai girato varie città: qualcuna ti ha colpito in particolare per il suo tifo?

«Sono due le tifoserie da cui sono rimasto colpito: il Manfredonia e il Grottaglie. Due società che, nonostante i vari fallimenti, hanno un ottimo seguito di pubblico.

La cosa veramente bella è vedere i tifosi cantare indipendentemente dalla categoria, con la speranza che le rispettive squadre possano risalire il più presto».

Quali sono le differenze tra il campionato giovanile e quello della prima squadra?

«Ovviamente, giocare nelle giovanili e nella prima squadra ha molte differenze. A Molfetta, io ero il più piccolo: è stato bello giocare con gente più grande di me, dimostrando che, nonostante l’età, puoi far parte di un gruppo di categorie dilettantistiche».

Il tuo cartellino è di proprietà del Bitonto, neopromosso in serie C: quali sono i tuoi obiettivi futuri?

«Al momento questa è una bella domanda. Ho vissuto un anno bellissimo e sono contento che, in una piazza come Bitonto, possa essere arrivato tra i professionisti. Posso comprendere l’emozione e l’entusiasmo dei tifosi.

Qual è il mio obiettivo? Essere pronto per debuttare nel calcio che conta».

Vuoi ringraziare qualcuno per le esperienze vissute?

«Ho avuto la fortuna di conoscere persone magnifiche, che fin da piccolo mi hanno sempre voluto bene.

Ci tengo a ringraziare i mister Lucio e Leonardo, conosciuti sia a Ruvo che nelle città limitrofe; Angela Fucilli, Francesco Cirilli, Pasquale Rana.

Sarò sempre grato a loro perché se sono cresciuto calcisticamente e umanamente è merito loro».

martedì 26 Maggio 2020

(modifica il 28 Giugno 2022, 15:35)

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