Spettacolo

Presentata la settima edizione del Network Internazionale Danza Puglia

La Redazione
Presentata la settima edizione del Network Internazionale Danza Puglia
Ieri a Bari, assente il sindaco Abbaticchio che però ha affermato: "Siamo fieri che una manifestazione di respiro internazionale porti il nome del teatro di Bitonto come centro attrattore"
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Ieri, venerdì 16 ottobre, nell’atrio all’interno del Palazzo di Città di Bari si è svolta la conferenza stampa di presentazione della settima edizione del Network Internazionale Danza Puglia, formazione e sensibilizzazione dell’arte coreografica, sostenuto dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali nel quadriennio 2018-2021.

La conferenza stampa si è svolta all’aperto in osservanza delle norme anti Covid e in concomitanza con la performance di Ezio Schiavulli, La Caravan Électrique, che apre il DAB Festival, del Comune di Bari e Teatro Pubblico Pugliese che proseguirà poi fino a domenica 26.

La Caravan Électrique, con i danzatori italiani dell’associazione culturale Ri.E.S.Co. e dell’associazione culturale francese Expresso Forma, una performance di danza urbana e installazione d’arte figurativa site specific, si è svolta in Corso Vittorio Emanuele-Teatro Piccinni. Una produzione coreografica italo-francese sul senso di un riappropriarsi da parte della danza di spazi e sguardi per riprendersi il contatto seppur non fisico, almeno intellettuale, spirituale, emotivo con il pubblico, il ritorno ad un periodo limitato nel e dal tempo per dedicarci ad una settimana di danza nella città.

Di seguito gli interventi:

Aldo Patruno, direttore generale del Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia: “Sono onorato di essere qui a presentare un’iniziativa che rappresenta alla perfezione le linee guida che orientano le scelte del Dipartimento: il network, la formazione e l’internazionalizzazione. Nel Network Internazionale della Danza Puglia è evidente l’importanza della rete, delle connessioni, della relazione tra artisti, formatori, allievi e territori vicini e lontani e questo è un lavoro importantissimo. La linea della regione Puglia in ambito culturale affida allo spettacolo dal vivo un valore trainante rispetto all’economia regionale, in questo il Network dimostra di avere una visione assolutamente coerente con le politiche regionali data la formazione professionalizzante che propone. Inoltre la connessione che il Network ha con le eccellenze presenti su territorio nazionale e internazionale garantisce una visione della Puglia ad altissimi livelli e proiettata in una prospettiva globale.

Ines Pierucci, assessora alle Culture del Comune di Bari: “Sappiamo ormai di doverci abituare a una nuova normalità segnata dalle limitazioni necessarie a contrastare la diffusione del virus. Per questo, con coraggio e determinazione, l’amministrazione comunale sostiene il comparto cultura e con esso la danza, forse la forma espressiva più completa di tutte, capace di attraversare tutti i linguaggi valorizzando la storia stessa degli esseri umani. Penso che Pina Bausch l’abbia detto meglio di chiunque altro, e che le sue parole oggi siano più appropriate che mai: “Certe cose si possono dire con le parole, altre con i movimenti, ma ci sono anche dei momenti in cui si rimane senza parole, completamente perduti e disorientati, non si sa più che cosa fare. A questo punto comincia la danza”. Ringrazio Ezio Schiavulli e gli artisti che danzando animeranno questa settima edizione della rassegna coreutica”.

Michele Abbaticchio, vicesindaco della Città Metropolitana di Bari e sindaco del Comune di Bitonto. (assente durante la conferenza ha rilasciato la seguente dichiarazione): “Siamo fieri che una manifestazione di respiro internazionale porti il nome del teatro di Bitonto come centro attrattore. Ci impegneremo ancora di più affinchè l’arte sopravviva a questa crisi pandemica, che vuole relegarla ad inutile orpello di una società in costante emergenza”.

Francesca Pietroforte, consigliera alla Cultura della Città Metropolitana di Bari: “La cultura non si deve fermare ma deve continuare il suo lavoro nel rispetto delle regole, è importante non interrompere le attività che alimentano la nostra conoscenza. In questo senso il Network è un progetto fondamentale e longevo, già alla settimana edizione, un progetto importante che mette in connessione e rete la Città Metropolitana di Bari con professionisti attivi all’estero. Coinvolge più realtà del territorio come teatri e laboratori urbani. Un aspetto importante che il Network cura è l’educazione del pubblico, una formazione che è importante fare attraverso un linguaggio come la danza che stimola la conoscenza. La danza è fondamentale per fare crescere e rafforzare il nostro patrimonio culturale e in questo senso il lavoro di Ezio Schiavulli offre un contruibuto importantissimo”.

Gemma Di Tullio, responsabile programmazione danza del Teatro Pubblico Pugliese: “Come operatore del Tpp che lavora con le amministrazioni è+ importante sottolineare che queste occasioni si creano perché abbiamo l’assessore Pierucci e l’assessora Pietroforte che sono due guerriere con cui costruiamo e realizziamo i progetti. Esiste una precisa programmazione per il pubblico con un progetto dedicato alla danza, che è ancor più importante in questo momento in cui, per questioni di sicurezza, siamo costretti a star lontani. Condividere una proposta culturale aiuta ad affrontare il periodo con uno spirito diverso. Dobbiamo continuare a fare le cose dimostrando che si possono fare con una proposta di prima fascia nel rispetto delle regole che ci sono in questo momento. Appoggiare un network non significa solo sostenere una rete nominale di scuole di danza, ma un progetto che nasce perché si mettono insieme tanti pezzi: azioni nuove che vengono messe in campo da persone e professionalità diverse che vanno sostenute in ogni ordine e grado ancor di più in questo momento. Quei 500 bauli vuoti in piazza Duomo a Milano sono un grido di allarme. Sono rappresentativi di altrettante persone che lavorano a servizio di questo settore e che sono ferme. Oltre ai 280mila lavoratori del settore censiti durante la quarantena ce ne sono tanti altri dei settori di servizio allo spettacolo e dell’indotto ad esso collegato che non vanno dimenticati. Ecco perché il nostro è un seme, la punta di un iceberg che viene fuori. Domenica scorsa sono stati diffusi i dati Agis che hanno riportato il censimento sugli spettacoli dal vivo in Italia dalla riapertura ad oggi. Si tratta di 20mila eventi organizzati con 350mila spettatori, tutti mappati e con l’emersione di un solo caso Covid immediatamente individuato e circoscritto. Questo significa che non solo la cultura fa lavorare e crea economia, ma forse che è anche il posto più sicuro in cui rifugiarsi in questo momento.

Ezio Schiavulli, coreografo e danzatore direttore artistico del Network: “Un periodo storico tanto particolare necessita un rapporto umano importante e questo è il nostro ruolo di artisti e operatori culturali, quello di ricostruire la fiducia del pubblico mostrando oggi più che mai l’importanza della cultura. In questo periodo dove tutto è fragilità e insicurezza noi vogliamo essere un punto sempre più solido e di riferimento per l’arte coreografica del sud Italia. Durante il periodo del Lookdown abbiamo riunito diverse personalità, on-line, intorno a “tavoli di riflessione” sull’avvenire e sulle attuali difficolta che il settore culturale sta attraversando…un settore non ancora solido e che merita ancora grandi riflessioni dal punto di vista sociale e professionale. Abbiamo, quindi, costituito un tavolo dedicato ai giovanissimi in formazione, un tavolo dedicato agli insegnanti della danza, un tavolo dedicato alle famiglie dei ragazzi in formazione e un tavolo chiamato ECCLETTICO fatto da persone che navigano nell’universo artistico pur non essendo degli artisti in primo piano.
Le riflessioni raccolte ci portano oggi a solidificare ancora di più l’esigenza del nostro ruolo di promotore e sostenitore. Ci posizioneremo sempre di più come sostenitori dei lavoratori della danza, formando gli insegnanti alla ricerca del lavoro e alle proposte contrattuali: una visione futura di ufficio di collocamento della danza.
Sosterremo i danzatori professionisti con un costo sindacale per i workshop da noi proposti, valutando attraverso i parametri ministeriali per i lavoratori dello spettacolo, opponendoci sempre di più a tutte quelle strutture che utilizzano la passione dell’artista come un NON SALARIO per il periodo di prova e/o creazione (questi periodi, nella danza, sono più importanti rispetto alla circuitazione e al numero di spettacoli)”.


sabato 17 Ottobre 2020

(modifica il 28 Giugno 2022, 14:50)

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