Verso le amministrative

Bagno di folla per Di Battista a Bitonto

Annarita Cariello
Alessandro Di Battista a Bitonto
L'onorevole del M5s è intervenuto a sostegno del candidato sindaco Ciminiello, che ieri mattina ha presentato la lista dei 24 candidati al consiglio comunale
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Una piazza Cavour gremita ha accolto ieri mattina, nel giorno della Festa dei Lavoratori, l’onorevole del Movimento 5 stelle Alessandro Di Battista, giunto a Bitonto a sostegno del candidato sindaco Dino Ciminiello. Al primo vero grande evento targato Cinque Stelle a Bitonto, finalizzato alla presentazione dei 24 candidati al consiglio comunali che formeranno la squadra di Ciminiello alle elezioni amministrative dell’11 giugno, hanno partecipato anche alcuni portavoce grillini a livello regionale e nazionale, a partire dal bitontino Francesco Cariello. Il portavoce alla Camera dei Deputati, che sin dall’inizio della campagna elettorale ha chiesto ai bitontini di avere fiducia nell’onestà e nella libertà intellettuale del giovane candidato sindaco, ha ricordato gli esordi dell’attività politica del M5s a Bitonto nel 2008: «Sin da allora avevamo lanciato un seme di cambiamento, anche se molti ci dicevano che non saremmo andati avanti con le nostre idee e che la politica era per gli esperti, non per noi. Beh, noi oggi siamo in Parlamento con 160 persone, siamo nelle Regioni, nei Comuni, con gente che finalmente rappresenta i cittadini nelle istituzioni, e si vedono i risultati».

Richiamando lo slogan a sostegno di Ciminiello – “Cambiamo la nostra città con coraggio” – Cariello ha incitato i cittadini a non demordere, a non fare passi indietro, perché «questo è il coraggio che voi dovete avere e che noi abbiamo: il coraggio di metterci la faccia e di andare avanti come vostri portavoce». Ed ha aggiunto: «A Bitonto è possibile cambiare, basta credere in noi stessi e in chi vi rappresenterà e chiedere ogni giorno di conto di ciò che faranno».

Nel giorno della Festa del Lavoro, il portavoce bitontino dei 5 stelle alla Camera ha lodato il coraggio di «quei giovani che continuano a battersi per un lavoro, di quegli imprenditori che continuano ad investire nel proprio territorio nonostante un Governo che chiede di fare credito sulle loro spalle, che non li sostiene, che chiede il 50% del costo di ogni lavoratore».


Gli interventi di Ciampolillo e Conca

Dopo Cariello, il senatore Lello Ciampolillo, portavoce al Senato della Repubblica, ha sottolineato la coerenza del M5s nel mantenere le promesse: «In questi anni i senatori e i deputati grillini si sono decurtati lo stipendio e hanno investito più di 20 milioni di euro su un fondo del microcredito con il quale abbiamo finanziato più di 4mila aziende e più di 10mila posti di lavoro, con un piccolo gesto che potrebbero fare tutti i politici. Questa è la politica: la rivoluzione della normalità! Il M5s è l’unica speranza che il popolo italiano ha attualmente!». Ciampolillo ha parlato anche dell’iniziativa portata avanti dai grillini del reddito di dignità, per la quale sono stati trovati 17 miliardi di euro di copertura, ma che puntualmente viene ostacolata dagli altre forze politiche al governo nazionale. «La nostra proposta di reddito di cittadinanza prevede per tutti da subito 780 euro, per chi non ha un lavoro, per chi l’ha perso e anche per le pensioni minime, ma quando abbiamo chiesto di portare il range pensionistico da un minimo di mille euro ad un massimo di 5mila euro, il Pd ha votato no, perché questa gente risponde solo alle lobby, la nostra unica lobby invece deve essere il popolo di Bitonto, dietro di noi non c’è nessuna lobby, abbiamo le mani libere!».

Poi Mario Conca, portavoce al Consiglio regionale della Puglia, ha preso la parola per invitare i bitontini ad una riflessione sulla politica locale, che mette sempre lo stesso tipo di amministratore a Palazzo di Città, perché al momento di votare «si mette in campo la truffa legalizzata della coalizione, a partire da Michele Abbaticchio che con le sue 11/12 liste porterà 288 candidati al consiglio comunale, ovvero il 96% dei candidati che metterà in campo saranno semplicemente dei portatori di acqua che garantiranno l’elezione ai soliti noti». Conca ha affermato che il M5s, che si sta candidando al governo nei 1.020 Comuni d’Italia che voteranno il prossimo 11 giugno, sta cercando di combattere ovunque un «un sistema di malaffare» perché opporrà «ad armate Brancaleone fatte anche di 280 candidati, come a Bitonto, una lista unica di 24 candidati consiglieri, con le mani libere, che non si stanno spartendo il potere come faranno altri per assicurare quei 15 posti nel consiglio comunale e gli assessorati. Armati di una matita, alle prossime elezioni, voi potere mandare a casa chi non ha mai fatto il bene di Bitonto, non è impossibile».


Gallo e Innamorato, gli “inesperti” del M5s

Anche Luigi Gallo, portavoce grillino alla Camera dei Deputati, già a Bitonto per presentare il suo libro qualche giorno fa, ha spinto i bitontini all’azione, a credere in un movimento che può cambiare le cose, che punta «anche sui disoccupati che militano all’interno delle nostre fila, sui laureati che hanno perso il lavoro mille volte e sanno benissimo come il lavoro non funziona e sanno risolvere i problemi legati al lavoro, invece dei politici di professione che non hanno mai lavorato nella loro vita». In un gesto simbolico di fiducia, Gallo ha messo il proprio portafogli nelle mani di Ciminiello, perché «votare un candidato sindaco alle elezioni amministrative di una città significa affidargli i propri soldi, attraverso le tasse che deve utilizzare esclusivamente per il bene della vostra città».

Di inesperienza che si trasforma in fiducia e che arriva a mettere nelle mani di un giovane grillino il governo di una città ha parlato anche Raimondo Innamorato, sindaco di Noicattaro, a Bitonto per sostenere Ciminiello. «Io lo voglio urlare: sono un inesperto, come Dino Ciminiello, ma non è necessario avere esperienza politica per fare il bene di una città, basta essere onesti, determinati e concreti» ha esordito Innamorato. Il sindaco grillino ha contrapposto il governo a 5 stelle, fatto di una maggioranza stabile nei Comuni in cui governa, ad una politica fondata sulle coalizioni, su moltissimi candidati consiglieri di liste diverse che, al momento della vittoria del proprio candidato sindaco, andranno a battere cassa per avere un assessorato o un seggio in consiglio comunale. «Un sindaco del genere sarà ricattato dai propri consiglieri, volete questo?» ha chiesto Innamorato.


Ciminiello e il coraggio di cambiare Bitonto

Il candidato sindaco Ciminiello ha preso poi la parola per proporsi ancora una volta alla città, non come un amministratore ma come un «cittadino tra i cittadini, portavoce dei bitontini a Palazzo di Città, della vostra voce, la vostra rabbia, la vostra volontà di cambiare questa città». «Un cambiamento – ha aggiunto – che possiamo fare solo insieme alla gente, tra la gente, nelle piazze, tra i residenti che ci spingono al coraggio, ma il coraggio devono averlo loro per primi, nell’esprimere un voto di vero cambiamento, libero come lo siamo noi che abbiamo tutte le carte in tavola per fare il bene di Bitonto, senza vincoli, senza compromessi».

Ricordando lo slogan lanciato da Abbaticchio cinque anni fa nelle amministrative del 2012, Ciminiello ha definito quel “Liberiamo Bitonto” «un’illusione di cambiamento, ma dal primo atto ci siamo accorti che erano cambiate le facce, ma il sistemo del compromesso, della spartizione delle nomine è rimasto quello vecchio». Il candidato sindaco dei 5 stelle ha presentato poi la squadra dei 24 candidati consiglieri, che ha definito «un gruppo compatto, unito, con un unico desiderio: essere la vostra voce a Palazzo di Città».


Di Battista contro il voto di scambio

Infine, protagonista indiscusso della manifestazione, zaino in spalle, in maniche di camicia, senza auto blu né scorta, è intervenuto Alessandro Di Battista che aveva raggiunto gli attivisti e i portavoce grillini sul palco, scherzando sul numero di poliziotti che gli hanno fatto ala fino a Porta Baresana: «Solo 4-5 poliziotti, come dovrebbe essere nella normalità, pensate invece le orde di forze dell’ordine se fosse venuta a Bitonto la Boschi…». Quindi Di Battista è andato dritto al nocciolo della questione elettorale: «Se non volete votare il Movimento 5 stelle non votatelo, non c’è problema, noi siamo questi: tutto quello che abbiamo detto che avremmo fatto, poi lo abbiamo fatto davvero. Non vi piace il M5s? Legittimo, però poi nessuno è più autorizzato a lamentarsi dei politici che si ritrova e di quello che non va, non si sopportano più le lamentele perché gli italiani hanno le loro responsabilità. Basta votare amici e parenti, il voto di scambio è un cancro tanto a Bitonto quanto in tutta Italia. Ai cittadini di Bitonto dico: se c’è un amico o un parente che vi chiede il voto e fa parte di quei partiti che hanno massacrato la Puglia e hanno rovinato l’Italia, non lo si vota, lo si manda a quel paese, così ci si comporta!».

martedì 2 Maggio 2017

(modifica il 28 Giugno 2022, 23:46)

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