Politica

Cariello risponde alle accuse de ‘Le Iene’

La Redazione
Il deputato Francesco Cariello
Con un lungo post su Facebook, il deputato uscente del M5S spiega le motivazioni della sua espulsione e fornisce i dati relativi ai presunti mancati compensi donati
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L’ormai ex deputato del M5S è stato espulso qualche giorno fa dal dal Movimento perché facente parte, secondo quanto rivelato da un servizio trasmesso dalla trasmissione televisiva di Italia Uno “Le Iene”, di una lista di parlamentari grillini che non avevano restituito parte dei rimborsi, non destinandoli peraltro al fondo del microcredito per le piccole e medie imprese aperto presso il Ministero dell’economia e delle finanze. C’è da dire che questa è una prassi del tutto volontaristica e non imposta dalla legge. E qualche giorno dopo Cariello rispose alle accuse sul proprio profilo Facebook, affermando di aver versato circa 89mila euro sul fondo in questione. “>Ieri il deputato uscente ha però voluto documentare ciò che aveva affermato, con fatti e documenti concreti.

«Ieri (mercoledì, ndr) ho concluso tutte le verifiche con gli uffici preposti – dichiara Cariello in un altro lungo post Facebook – sia al ministero che alla Camera dei deputati. A differenza di quanto dichiarato nel servizio trasmesso sul sito internet de “Le Iene” lo scorso 17 febbraio, le mie donazioni sono state tutte registrate dall’ispettorato generale per la contabilità di Stato presso la Ragioneria Generale (comprese le donazioni effettuate anche dopo la mia esclusione di fatto dalle candidature per il M5S alle elezioni politiche).
Dalle verifiche è emerso che la differenza che mi veniva contestata nel servizio (circa 6000 euro) sostanzialmente dipendeva da quanto avvenuto ad inizio della legislatura. Nel 2013, infatti, quando il gruppo parlamentare non aveva ancora disposto come gestire le restituzioni, decisi in maniera autonoma, di restituire tutto ciò che si poteva restituire da regolamento (in allegato il modulo protocollato). Tale modulo è disponibile presso il servizio competenze dei parlamentari, e serve al deputato per richiedere la rinuncia ai rimborsi (è sempre stato fattibile, non serve una legge per farlo). Tale rinuncia, come si evince dalla copia protocollata dalla Camera, era stata da me richiesta anche in maniera retroattiva ai primi due mesi della legislatura (marzo e aprile 2013). Pertanto, per applicare tale richiesta, fu necessario restituire una parte degli emolumenti già percepiti dalla Camera dei deputati. Ecco perché la prima restituzione, seppur indicata sul sito tirendiconto, non viene tracciata dal sistema delle restituzioni al fondo del microcredito. Infatti la mia prima restituzione è stata indirizzata a favore del conto corrente della Camera dei Deputati, di cui allego copia del bonifico che non trovate sul sito tirendiconto, ma vi è traccia anche sui giornali dell’epoca perché fu data notizia (vedi altra foto)».

La documentazione di Cariello continua minuziosamente.

«Al termine dell’anno 2013 ho comunque effettuato un secondo bonifico, stavolta a favore del fondo per il microcredito, che nel frattempo l’assemblea del gruppo M5S aveva deliberato come destinazione delle nostre restituzioni.
Ecco come è stato calcolato il bonifico al fondo del microcredito che trovate ad ottobre 2013 (pari a 319,27 euro): sommando tutti gli emolumenti ricevuti dalla Camera (in cui non erano contemplati i rimborsi che invece tutti gli altri deputati percepivano), sottraendo lo stipendio spettante da statuto per ciascun deputato M5S, sottraendo le spese sostenute e restituendo la restante parte tramite bonifico al fondo del microcredito. Coloro che hanno avuto accesso ai dati del ministero (pur senza autorizzazione), è probabile che, essendo la somma di tutte le restituzioni indicate sul sito tirendiconto maggiore di quanto effettivamente è transitato sul conto del fondo per il microcredito, abbiano pensato che avessi omesso dei bonifici. Tra l’altro “Le Iene” scrivevano circa 6000 euro, mentre la tabella del M5S indicava circa 10000 euro. Comunque entrambi registravano una mancanza. Così non è, poiché bisogna tener conto che il primo bonifico l’ho destinato al conto della Camera (per rinuncia) e non al fondo del microcredito (per le restituzioni). Per gli amanti delle classifiche e se questo possa essere motivo di valutazione, nel mio mandato da parlamentare ho restituito (88771,49 euro) e rinunciato (48238,69 euro) per un totale di 137010,18 euro»
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Dopo aver chiarito i dubbi sul caso ormai denominato a livello nazionale come “rimborsopoli”, Francesco Cariello torna su motivi che ne hanno generato l’espulsione dal Movimento 5 Stelle.

«Penso sia opportuno fare chiarezza. Infatti, il provvedimento pubblicato sul sito ‘ilblogdellestelle’ motiva la mia espulsione con la mancata autorizzazione al trattamento dei miei dati personali, non per mancate donazioni.
Alla luce del fatto che il gruppo parlamentare non abbia ancora capito la portata del gesto che ho fatto nel 2013 e fornisce tuttora dubbi sul mio operato, ritengo sia bene che le nostre strade si separino.
Se avessimo rinunciato tutti ai diversi rimborsi e per tutta la legislatura, trattenendo solo indennità e diaria (non rinunciabili), avremmo sicuramente evitato tante polemiche sugli stipendi ed avremmo potuto spingere l’intero parlamento ad una drastica riduzione dei costi della politica senza necessità di approvare nuove leggi. Infine credo che sia opportuno valutare i propri rappresentanti in Parlamento non solo su quanto spendono per svolgere la loro funzione, ma anche sulla produttività del proprio mandato. A tal proposito vi invito a consultare il rapporto di ‘Openpolis’ sulla produttività dei parlamentari, per avere un quadro più completo ed informato dell’operato dei rappresentanti dei cittadini. La mia produttività è stata valutata superiore alla media del gruppo e, se vogliamo considerare i deputati della circoscrizione Puglia in cui sono stato eletto, contemplando tutti gli schieramenti politici sia di maggioranza che di opposizione, risulto decimo su 42. Potete consultare il rapporto al seguente link: https://www.openpolis.it/eserci…/far-emergere-le-differenze/»
.

In chiusura, l’augurio di una politica sempre migliore.

«Chiudo con i migliori auguri di buon lavoro a chi proseguirà il proprio mandato nella nuova legislatura ma soprattutto a chi pur stando fuori dal parlamento o da qualsiasi istituzione, fa Politica attivandosi per il bene comune e per le future generazioni. Io ci sarò sempre e con lo spirito di sempre, anche senza un simbolo alle spalle, come persona prima di tutto e come cittadino con i propri diritti inviolabili e doveri inderogabili».

venerdì 23 Febbraio 2018

(modifica il 28 Giugno 2022, 21:15)

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pinucciodepalo@libero.it
pinucciodepalo@libero.it
6 anni fa

TUTTE SPIEGAZIONI SUPERFLUE. l'UNICA SPIEGAZIONE CHE DEVE DARE, NON L'HA DATA: CHI SONO I GRILLINI? A QUALE DEMOCRAZIA SI ISPIRANO? L' ESPULSO SI SENTE TUTTORA GRILLINO? E' PENTITO?POSSIAMO FIDARCI DI UN MOVIMENTO CHE IN POCO TEMPO HA RINNEGATO TUTTI I PROCLAMATI PRINCIPI SULLA DIVERSITA'?
NOI LETTORI ATTENDIAMO QUALCHE RISPOSTA PER RIABILITARLO COME POLITICO CREDIBILE E IN FUTURO QUALCHE ALTRO LUOGO DOVE SISTEMARSI LO TROVERA' DI SICURO.